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Ginestra e moda, un successo il progetto firmato Unical e imprese calabresi

Negli ultimi due mesi ci sono stati ulteriori sviluppi del progetto di ricerca e sviluppo SMAFINEC (Smart Manifacturing per fibre naturali ed ecosostenibili) finalizzato allo sviluppo alla filiera della ginestra, in particolare alla realizzazione di prototipi di materiali per il settore della moda e dell'arredo. Il progetto è stato realizzato da un raggruppamento costituito dall'Università della Calabria/Dipartimento di Chimica e Tecnologie Chimiche e dalle imprese calabresi Sirianni (capofila), Tebaid e Sunfil.

Il progetto di ricerca è stato finanziato dalla Regione Calabria dal 2018 al 2020 ed ha permesso di realizzare anche un prototipo di tessuto in ginestra. La fibra è stata estratta dai rami di ginestra con un impianto pilota dell'Unical, messo a punto dal Dipartimento di Chimica e Tecnologie Chimiche, con la collaborazione dello spin off, CHT, del Dipartimento di Ingegneria Meccanica Energetica e Gestionale dell’Unical, che è stato ottimizzato nell’ambito del progetto SMAFINEC. Il responsabile scientifico del progetto è stato il prof. Amerigo Beneduci, del Dipartimento di Chimica e Tecnologie chimiche.

La fibra estratta è stata filata dal Linificio e Canapificio Nazionale del Gruppo Marzotto e tessuta della ditta Sironi. Un primo prototipo di abito in ginestra è stato realizzato a conclusione del progetto dalla stilista calabrese Flavia Amato a fine 2020. Il risultati del progetto nei primi mesi del 2021 hanno richiamato l'attenzione di media locali e nazionali. Nonostante il progetto regionale sia stato ultimato da oltre un anno, in seguito alle attività promozionali svolte per diffondere i risultati della ricerca e promuovere la filiera, il tessuto è stato richiesto dalla stilista Eleonora Riccio di Roma, che ha realizzato un abito con un corpetto in ginestra tinto con pigmenti naturali e indossato da Elisa Egger al festival del cinema di Venezia il primo settembre 2022.

Il vestito in ginestra è stato anche presentato da Eleonora Riccio a “Maker Faire Rome 2022”, un grande evento/fiera sull’innovazione organizzato dal 7 al 9 ottobre, dove in collaborazione con Altaroma  sono stati ammessi ad esporre i loro capi solo quattro stilisti italiani, che si sono distinti per la sostenibilità e l'innovatività delle loro proposte.

Inoltre la designer calabrese Pasqualina Tripodi, in arte Pasly, ha realizzato per la prima volta gioielli in ginestra con gli scarti ottenuti dalla lavorazione nell’ambito del progetto Smafinec, presentati alla Milano Fashion Week il 24 settembre. I gioielli hanno richiamato l'attenzione di vari media, tra i quali per ora il Quotidiano del Sud e la trasmissione diffusa sull’intero territorio nazionale, Sportello Italia, andata in onda su Rai 1 / Radio 1 il 6 ottobre.

A distanza di oltre un anno dalla conclusione del progetto per il contributo di due giovani startup è stato pertanto  dato un ulteriore contributo al progetto di sviluppo della filiera della ginestra. Ciò è motivo di soddisfazione.

E’ da precisare che il progetto è stato avviato in Calabria dalla Comunità Montana del Medio Tirreno con sede a Paola (Cosenza) nel 1999, nell’ambito di un progetto di attrazione di investimenti coordinato dall’arch. Vincenzo Gallo. La Comunità Montana ha stipulato un accordo di collaborazione con il Centro Ricerche Fiat e con l’Università della Calabria.

Si spera di poter continuare la collaborazione con designer, stilisti, startup, imprese anche artigiane per sviluppare i rapporti già avviati o da avviare per ulteriori sperimentazioni. Ciò per favorire lo sviluppo della filiera della ginestra e di altre fibre naturali, cercando di dare un contributo allo sviluppo territoriale nel Tirreno e di altre aree, come è avvenuto già in altre filiere di fibre naturali anche in Calabria,  con l’obiettivo di favorire prima l’avvio di micro iniziative, per poi stimolarne più facilmente la crescita.

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