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Cassano, l’assalto dei tour operator tedeschi

L’area ionica cosentina denominata “La Calabria dell’Est” piace agli imprenditori d’Oltralpe

I tour operator europei la chiamano “Calabria dell’Est” e cominciano a volerla inserire con insistenza nei loro pacchetti turistici da proporre alle agenzie di viaggio e sui siti di settore di tutto il mondo a partire dal 2024 e 2025. È in quest’ottica che si inserisce la visita esplorativa fatta in questi giorni da parte di alcuni nuovi tour operator tedeschi e inglesi che hanno intenzione di strutturare le proprie proposte di viaggio tutte sulla Calabria Ionica cosentina: da Cariati, base di partenza del loro viaggio, fino ai siti archeologici di Sibari, che proprio di recente hanno presentato al pubblico le ultime scoperte rinvenute e risalenti all’antica Thurii, alla Riserva naturalistica della Foce del Crati e del Lago di Tarsia, che a inizio anno ha inaugurato il Museo del Mare proprio a Sibari, arrivando fino alle Grotte di Sant’Angelo, complesso carsico di interesse speleologico e turistico, sede stabile di comunità agricole del Neolitico Medio (V e IV millennio a.C.) fino alla fine dell'Età del Bronzo che, in epoca successiva, furono frequentate da popolazioni dell'Età dei metalli (111-11 millennio a.C.) «attualmente chiuse e in fase di ammodernamento ma che – giura il sindaco di Cassano Giovanni Papasso – saranno riaperte entro la primavera del 2024». Senza dimenticare le bellezze di Roseto Capo Spulico e del complesso nautico dei Laghi di Sibari (non a caso detta “la piccola Venezia” e che, dopo quasi trent’anni vede il canale degli Stombi che permette l’accesso delle barche al mare, navigabile praticamente tutto l’anno), gli altri siti archeologici di Broglio a Trebisacce, di Francavilla Marittima e Spezzano Albanese o le meraviglie dell'Arbëria.

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