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Cosenza, vivi la tua settimana da Dio: “La capolista se ne va”. Dionigi come Silipo...

Per almeno un'altra settimana il tifoso del Cosenza digiterà sui motori di ricerca del suo smartphone sempre la stessa cosa: Classifica serie B. Quasi a voler dimostrare a se stesso che, sì, è tutto vero. Che per la prima volta dopo 29 anni i rossoblù guidano la classifica cadetta dopo due giornate (non succedeva dalla stagione '93-'94, anno in cui il Cosenza di Fausto Silipo guardava tutti dall'alto verso il basso grazie al successo di Vicenza e alla vittoria in casa con il Palermo). Anche nove anni dopo i silani fecero due su due, ma formalmente il campionato era iniziato… dalla terza giornata a causa del rinvio delle prime due.

Il refrain che accompagnerà questa speciale settimana da Dio (da domenica sera col Parma, poi, si vedrà...) è il seguente: sognare non costa nulla. Già, nulla. Ed è proprio questo che è mancato nei quattro anni passati al sostenitori rossoblù, ovvero la prospettiva di poterlo cullare questo sogno. Di poter urlare a fine partita “La capolista se ne va” (pur consapevole che si tratti di una gioia potenzialmente temporanea), di poter mostrare, fieri, il proprio smartphone con la classifica che recita: Frosinone 6, Cosenza 6... e poi tutte le altre.

Gli obiettivi non cambiano. Perché la serie B resta un campionato tostissimo - e lo ha dimostrato la “matricola” Modena che si è presentata in Calabria con il coltello tra i denti - e soprattutto perché di partite ne mancano... 36. Cambia, però, l'inerzia: iniziare una corsa sapendo di dover rincorrere già dopo i primi metri è deprimente, soprattutto per chi deve fare il tifo per quel corridore. Oggi a inseguire sono le altre, e pazienza se si tratta di un paradiso a tempo determinato, perché sognare non costa nulla e il cosentino attendeva da quasi 30 anni di vivere la sua personalissima settimana da Dio.

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