8 marzo. La storia di Yvette Samnick: “Umiliata di continuo, mi chiedono di fare sesso perché sono di colore”
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Ivette, che è anche autrice di un libro - s’intitola “Perché ti amo” - aggiunge con amarezza: «È incredibile doversi sempre giustificare per quello che sei e per quello che non sei. Nel senso che sono nera ma devo sempre con rabbia far capire che non sono una prostituta o un essere inferiore. Sono una donna che lavora, scrive, pensa, fa la madre. Quando vengo maltrattata rispondo a muso duro: ma con chi credete di parlare: io sono laureata, lavoro e per guadagnare quel poco che posseggo ho dovuto lottare più di tanti altri. E come me tante donne africane che subiscono una doppia discriminazione, ma pure come tante donne italiane che la subiscono altrettanto in quanto donne». Yvette ha subito violenza domestica, ha denunciato il suo ex compagno e, a proposito, sottolinea: «Prima che avvenga un femminicidio occorre valutare e stare molto attenti a quanto succede. Mi riferisco alle violenze nascoste dalle mura di casa, quelle fisiche e quelle psicologiche. Alle donne che le subiscono dico: lasciate questi uomini e denunciate tutto». La trentaseienne infine ci tiene a ricordare: «Ho trovato in Calabria molta gente, non solo donne, che mi ha aiutato, compreso e sostenuto. Sono persone che stanno portando avanti con me delle battaglie e tra queste, ci sono degli uomini».