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Vertenza Abramo, la protesta rimbomba anche a Cosenza: “Abbiamo ricevuto anche stipendi da 10 euro” VIDEO

Centinaia di lavoratori della Abramo Customer Care, accompagnati dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, con volti tirati e tanta voglia di manifestare il proprio malcontento: è questo lo scenario che si presenta a piazza Kennedy, nel cuore di Cosenza, stamattina. Tra i dipendenti c'è anche qualcuno che confessa di avere ricevuto spezzoni di stipendio anche umilianti: “C'è chi ha percepito anche... appena 10 euro. Vogliamo il nostro stipendio! Basta vivere nel limbo!”. Anche il sindaco di Montalto, Pietro Caracciolo, si è presentato a piazza Kennedy per sostenere i lavoratori dell'azienda che opera proprio nel territorio montaltese.

I dati della crisi

1500 - o giù di lì - sono i lavoratori calabresi che non conoscono il proprio futuro. Il gruppo Abramo Customer care è nell'occhio del ciclone sin dal 2019. Da tre anni a questa parte, migliaia di famiglie non sanno più a che santo votarsi mentre le speranze di ottenere risposte positive - nei prossimi giorni, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi - si assottigliano sempre di più sotto i colpi di una crisi che sembra reversibile. Ma non si arrendono: che appartengano al cuore pulsante della Abramo Customer Care, a Crotone (700), o nelle sedi distaccate di Montalto (450) e Catanzaro (100). A questi vanno aggiunti i dipendenti che si trovano dislocati in altre zone (come Palermo). Altri 1500 dipendenti, nei mesi precedenti erano stati trasferiti in società diverse ma non se la passano bene. Per i lavoratori calabresi (che hanno mantenuto la “commessa” di Tim e, solo in parte, di Enel) gli ultimi mesi sono stati pesanti: due mensilità congelate (gennaio e febbraio) e mese di dicembre pagato a singhiozzo. La situazione è precipitata lo scorso 27 gennaio, quando il Tribunale di Roma ha dichiaratolo stato di insolvenza della società. Il futuro è nebuloso ma i lavoratori di Abramo non si arrendono. E sono scesi in piazza per manifestare il loro diritto al lavoro. Il loro sacrosanto diritto alla tranquillità, dopo anni di sacrifici.

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