Cosenza

Venerdì 03 Maggio 2024

Vertenza Abramo, la protesta rimbomba anche a Cosenza: “Abbiamo ricevuto anche stipendi da 10 euro” VIDEO

This browser does not support the video element.

Centinaia di lavoratori della Abramo Customer Care, accompagnati dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, con volti tirati e tanta voglia di manifestare il proprio malcontento: è questo lo scenario che si presenta a piazza Kennedy, nel cuore di Cosenza, stamattina. Tra i dipendenti c'è anche qualcuno che confessa di avere ricevuto spezzoni di stipendio anche umilianti: “C'è chi ha percepito anche... appena 10 euro. Vogliamo il nostro stipendio! Basta vivere nel limbo!”. Anche il sindaco di Montalto, Pietro Caracciolo, si è presentato a piazza Kennedy per sostenere i lavoratori dell'azienda che opera proprio nel territorio montaltese.

I dati della crisi

1500 - o giù di lì - sono i lavoratori calabresi che non conoscono il proprio futuro. Il gruppo Abramo Customer care è nell'occhio del ciclone sin dal 2019. Da tre anni a questa parte, migliaia di famiglie non sanno più a che santo votarsi mentre le speranze di ottenere risposte positive - nei prossimi giorni, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi - si assottigliano sempre di più sotto i colpi di una crisi che sembra reversibile. Ma non si arrendono: che appartengano al cuore pulsante della Abramo Customer Care, a Crotone (700), o nelle sedi distaccate di Montalto (450) e Catanzaro (100). A questi vanno aggiunti i dipendenti che si trovano dislocati in altre zone (come Palermo). Altri 1500 dipendenti, nei mesi precedenti erano stati trasferiti in società diverse ma non se la passano bene. Per i lavoratori calabresi (che hanno mantenuto la “commessa” di Tim e, solo in parte, di Enel) gli ultimi mesi sono stati pesanti: due mensilità congelate (gennaio e febbraio) e mese di dicembre pagato a singhiozzo. La situazione è precipitata lo scorso 27 gennaio, quando il Tribunale di Roma ha dichiaratolo stato di insolvenza della società. Il futuro è nebuloso ma i lavoratori di Abramo non si arrendono. E sono scesi in piazza per manifestare il loro diritto al lavoro. Il loro sacrosanto diritto alla tranquillità, dopo anni di sacrifici.

leggi l'articolo completo