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Villa del Sorriso a Montalto, il licenziamento “ingiusto”: “Giù le mani da Massimo” VIDEO

Massimo Candela protesta. Alle sue spalle ci sono i colleghi e i rappresentanti dell'Usb che hanno sposato la sua causa: è stato licenziato dalla struttura di Montalto Uffugo “Villa del Sorriso” e non ci sta. «Sono qui per difendere i miei diritti», afferma Candela. «Ringrazio i colleghi per essere qui al mio fianco, così come gli amici, il sindacato Usb e i Cobas. La mia colpa è stata quella di aver difeso me e gli altri. Mi hanno il lavoro tolto in maniera meschina».

I motivi del licenziamento

Il sindacato Usb ha spiegato i motivi della mobilitazione. «Si tratta dell’ennesimo atto di arroganza di chi, nella nostra regione, pensa di fare il bello e il cattivo tempo ignorando il rispetto dei diritti dei lavoratori. Dietro questo atto, compiuto sulla base di motivazioni risibili, c’è la volontà di intimorire i lavoratori e allontanare dai posti di lavoro un sindacato, il nostro, che ha la sola colpa di fare quello che un padrone non si aspetta più da un sindacato: difendere con le unghie e con i denti i diritti dei lavoratori. Il lavoratore è stato licenziato perché reo di aver evidenziato come fosse illegittimo usufruire di personale esterno a svolgere mansioni per le quali il personale dipendente era stato collocato in cassa integrazione. Una pratica purtroppo parecchio abusata nella nostra regione durante il periodo Covid, tanto da farla apparire ormai sdoganata, ma che rimane sempre illegittima e che soprattutto grava indebitamente sulle casse pubbliche».

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