Nella mattinata del 3 marzo 2023, i militari della Capitaneria di porto - Guardia Costiera di Corigliano Calabro, Nucleo Operativo di Polizia Ambientale (N.O.P.A.), hanno posto sotto sequestro un’area di 7.150 mq. (pari ad un campo di calcio), in vicinanza di un’asta fluviale.
Infatti, in una località litoranea della sibaritide, appartenente al demanio pubblico dello Stato per le opere di Bonifica, sono stati rinvenuti numerosi rifiuti costituiti:
- da materiale di risulta derivante da lavorazioni edili;
- da cumuli di residui di potatura e rifiuti di vario genere;
- da materiale di risulta derivante da smantellamento di opere stradali;
- da parti meccaniche riconducibili al motore delle autovetture;
- da 3 capannoni in cemento (pari complessivamente a mq. 1000 circa) aventi il tetto in eternit;
provocando una diffusa discarica abusiva pari a 15.600 mc. di rifiuti, che saranno oggetto di caratterizzazione.
I comportamenti, per i quali si ipotizza il reato di deposito incontrollato di rifiuti, hanno fatto sì che la Polizia Giudiziaria eseguisse il sequestro preventivo d’urgenza, convalidato dall’Autorità giudiziaria del Tribunale di Castrovillari, per impedire ulteriori pregiudizi in danno all’ambiente, deferendone - a piede libero - il responsabile alla competente Procura della Repubblica.
L’ambiente, bene rientrato a pieno diritto nella Carta Costituzionale, continuerà ad essere oggetto di specifica attività di tutela anche allo scopo di contrastare fenomeni esecrabili ed inverecondi a suo danno.
Il personale del Compartimento Marittimo di Corigliano Calabro, dispiegato su tutto il territorio di giurisdizione che si estende per 150 chilometri circa dal Comune di Rocca Imperiale (CS) sino al Comune di Cariati (CS), proseguirà nell’attività di controllo a tutela dell’ambiente e dei beni pubblici demaniali marittimi.
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