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La seppia in doppia cottura con purea di patate, peperone crusco e carciofi croccanti

Lezioni di PRANZO oggi vi porta a Trebisacce nell'alto Ionio Cosentino. Il ristorante da Lucrezia con lo chef Giuseppe Gatto che ci propone questo piatto davvero da gustare. Ecco la prepazione

A Trebisacce sulla vecchia SS 106 c'è il ristorante da Lucrezia, fondato dal 1996. Oggi a guidare il ristorante di famiglia c'è lo chef Giuseppe Gatto.

Nella sua cucina si respira il profumo del mare e della territorialità. Il piatto di oggi è la seppia in doppia cottura con purea di patate, peperone crusco e carciofi croccanti.

Gli ingredienti

Seppia del Mar Ionio

Aglio, olio e prezzemolo

Patate silane

Peperone crusco

Carciofi

La preparazione

Si puliscono i carciofi facendo attenzione a mantenere il gambo e si inseriscono in una ciotola a freddo con acqua e limone. In una padella inserire un filo d'olio extravergine, l'aglio, la seppia intera ed un pizzico di prezzemolo. Far rosolare ed aggiungere poco acqua in modo tale che la seppia inizia a cucinarsi. La seppia ha bisogno di un pò di tempo per raggiungere la cottura desiderata (circa mezz'ora). Nel frattempo dopo aver bollito le patate silane lasciate con la buccia, inserire in padella la crema di peperone crusco e la patata schiacciata grossolanamente. Si manteca il tutto fino ad arrivare ad un composto pronto per essere frullato e lasciato riposare. Si prendono i carciofi si immergono in friggitrice o in padella in olio ben caldo. Quando la seppia ha raggiunto la cottura e l'acqua si è del tutto ritirata si passa alla seconda fase. Si aggiunge olio in padella e si fa rosolare ancora la seppia per pochi minuti. Il piatto è pronto per essere impiattato: si fa un letto con la purea di peperone crusco e patate, si decora con delle gocce di nero di seppia e si adagia la seppia intera. L'ultimo passaggio è inserire sia i gambi dei carciofi che si sono cucinati in padella con la seppia, sia i pezzettini di carciofi fritti.

In Guida Michelin da quattro anni

Il punto di vista della Guida Michelin: "Madre e figlio, in ambiente classico diviso su due salette, propongono il pesce della zona cucinato in maniera semplice e gustosa, mentre - a sorpresa - nella carta dei vini molto spazio è dedicato ai distillati". Ed a proposito di distillati: Giuseppe caro un angolo molto ricco e variegato proponendo anche dei whisky e liquori giapponesi, frutto di un lungo viaggio in Oriente, davvero da provare.

 

 

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