I miasmi della monnezza, denunciati dall’associazione “Crocevia”, hanno fatto detonare il blitz dei carabinieri per la Tutela ambientale (Noe) nell’area dove un tempo sorgeva la vecchia Legnochimica. Gl’investigatori dell’Arma in collaborazione con i detective della Compagnia di Rende dall’alba al tramonto, hanno esplorato ogni centimetro
dell’impianto di stoccaggio e del deposito preliminare e trattamento dei rifiuti della “Calabra Maceri e Servizi”, andando alla ricerca dei riscontri alle segnalazioni dell’associazione dei cittadini contenute nella denuncia. Un controllo che s’è concluso con il sequestro di un’area di 40mila metri quadrati, sprovvista di pavimentazione
industriale, di un pezzo di superficie scoperta di 10mila metri quadrati e di un capannone industriale di 20mila metri quadrati. Il sequestro è stato notificato all’amministratore unico e rappresentante legale della società per la ipotetica violazione della normativa ambientale.
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