Si preannuncia come una giornata di passione e di disagi quella del 20 dicembre prossimo all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza per lo sciopero generale indetto dalle organizzazioni sindacali nell’ambito della annosa vertenza degli operatori socio-sanitari, già da giorni in stato di agitazione. Alla base il problema delle assunzioni. Da 4 anni si susseguono senza risultati i tavoli di trattativa per l’inquadramento di queste figure, essenziali, fondamentali per assicurare una qualità di cure e assistenza ai pazienti. Nell’azienda ospedaliera di Cosenza oltre alla grave carenza di medici e infermieri si registra anche quella di OSS, ben 240 unità in meno. Ora a far scoppiare la nuova polemica il fatto che l’azienda non può procedere alla soluzione individuata nell’ambito dell’accordo siglato nella prefettura di Cosenza nel maggio del 2011 con il quale si affidava il servizio di pulizia, inservientato e OSS perché secondo il dipartimento alla salute si “aggirerebbe l’attuale status del piano di rientro e si incorrerebbe a somministrazione di lavoro”. Nel contempo, l’affidamento di una parte del servizio a figure inquadrate in qualità di Operatore Socio Sanitario in netta distonia con il fatto che per la A.O. di Cosenza una tale prospettiva era stata rigorosamente rigettata dalla SUA e dalla stessa A.O. Questa disparità di trattamento è stata giudicata inaccettabile dai lavoratori e dai sindacati. Da qui la proclamazione dello sciopero generale all’ospedale civile di Cosenza.
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