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C’è il nuovo
pentito che canta,
tremano i boss

  C’è un nome nuovo che sbuca all’improvviso dal silenzio di questi giorni frantumando la cortina del segreto istruttorio. È il nome dell’ultimo pentito che tenta di riscrivere la storia della mafia di Cosenza e provincia. Un nome che non si trascina dietro effetti speciali ma che potrebbe conoscere molti fatti recenti e passati della ’ndrangheta. Trame insanguinate e velenose che coinvolgono boss e picciotti dell’“onorata società” cosentina. Vicende vischiose e aggrovigliate con grandi appalti e grandi affari che i padrini di questa terra avrebbero trattato con i capi delle famiglie crotonesi, vibonesi e reggine. Un impasto nero che il nuovo collaboratore sta provando a modellare con i suoi racconti che descrivono intese mai esplorate. Da una settimana parla e riempie verbali davanti al pm antimafia Pierpaolo Bruni. Parla e svela scenari che i carabinieri del Reparto provinciale, guidati dal colonnello Vincenzo Franzese, cominciano a verificare. Dai suoi ricordi spuntano nomi di capi blasonati e nomi di figuranti meno noti, tutti, ugualmente, protagonisti della stagione dei misteri. Canta il nuovo collaboratore e inguaia i clan di Cosenza già colpiti al cuore dalle catture dei grandi latitanti e dai blitz che hanno svuotato i covi e riempito le prigioni.

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