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In 600 "fuorilegge"
volontari mobilitati

casa accoglienza Cosenza

C'è preoccupazione nel momdo del volontariato in Calabria come nel resto dell'Italia. Da domenica prossima, 6 aprile, ben seicento associazioni nella sola provincia di Cosenza si troveranno nella scomoda posizione di “fuorilegge”. Il perchè è tutto in un decreto legislativo il numero 39 emanato il 4 marzo scorso che impone alle organizzazioni no profit la richiesta del certificato penale per collaboratori o volontari le cui mansioni comportino contatti diretti e regolari con minori. Una norma applicata seguendo la direttiva europea per la lotta contro l'abuso sessuale dei minori. Dal punto di vista formale nulla da eccepire. Nel pratico, però, come sempre accade, ci sono i problemi concreti. Il primo- fanno rilevare le associazioni- è che ad esempio i seimila volontari della provincia bruzia , dovrebbero avere il certificato in due giorni dal tribunale. “E' possibile? “ Chiedono- Ed ancora, il pezzo di carta, per le tasche non sarà indolore, facendo i conti, costerà dai 20 ai 30 euro, ogni sei mesi, sì perchè il certificato ha validità limitata nel tempo. Questo comporterà un costo di altri 40 0 60 euro all'anno a chi vuole fare volontariato, soldi da aggiungere alla quota associativa. E c'è di più perchè se le associazioni non si adeguano nei tempi previsti corrono il rischio di pagare una multa salata, la sanzione va da 10 a 15mila euro. Il centro servizi per il volontariato, è subissato di telefonate. Intanto undici deputati hanno scritto al premier Renzi per chiedere una proroga dei tempi di applicazione della legge ed ancora lo sgravio dei costi per i volontari. La mobilitazione del terzo settore da nord a sud è in atto. 

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