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Cantieri aperti
detassare si può?

Riunione congiunta questa mattina a Palazzo dei Bruzi delle Commissioni consiliari Bilancio, presieduta da Francesco Caruso, ed Attività economiche e produttive, guidata da Luca Gervasi, per tracciare un percorso condiviso che porti l’Amministrazione ad applicare criteri di detassazione in quelle zone della città interessate alla realizzazione di opere pubbliche i cui lavori si protraggano per almeno sei mesi.  Due le  proposte, firmate rispettivamente dai consiglieri Pierluigi Caputo e Raffaele Cesario, entrambe focalizzate su quello che ad oggi è il più grande cantiere cittadino : piazza Bilotti. Se Caputo chiede una detassazione su ex Tarsu e consumo idrico, Cesareo rilancia con una vera e propria zona franca. L’Amministrazione comunale, presente alla riunione con due assessori - Luciano Vigna, responsabile della programmazione finanziaria e Nicola Mayerà, alla crescita economica urbana – sta già lavorando in una direzione ed a tracciarla non può che essere il nuovo strumento regolamentare, del quale c’è già una bozza, richiesto dalla IUC (Imposta Unica Comunale) che da quest’anno integra Imu, Tares e Tari. “Sebbene l’Amministrazione, con la nuova imposta, non abbia più l’obbligo di inserire benefici nella percentuale del 7% rispetto al volume delle entrate – precisa subito Vigna – ci siamo comunque posti il problema di garantire le agevolazioni. Qualunque forma di esenzione va però inquadrata nella nuova visione che vuole il costo totale del sistema ex Tarsu interamente coperto dai tributi”. L’invito del vicesindaco e assessore al bilancio Luciano Vigna, alla luce di questa premessa, è dunque ad individuare responsabilmente con i consiglieri un percorso condiviso, che abbracci tutto il panorama delle esenzioni, dalle famiglie meno abbienti alle strutture commerciali che ricadono in zone cantierizzate e per questo hanno diminuito consistentemente il loro volume d’affari. Sulla stessa posizione  l’assessore Mayerà che, non ritiene perseguibile la strada dell’esenzione totale, limitandosi a parlare di detassazione. L’assessore alla crescita economica urbana interviene sulla questione degli studi professionali, quali potenziali beneficiari al pari degli esercizi commerciali, sollecitata dal consigliere Sergio Nucci, per evidenziare che “la disciplina ministeriale, recepita da Regioni e Comuni, ai fini delle tariffe e conseguenti agevolazioni, parla di studi professionali che siano costituiti come imprese”. Dal dibattito, molto partecipato, scaturite diverse posizioni; quella di Luca Gervasi, che invita l’Amministrazione a perseguire la strada dell’esenzione totale, alla quale fa da contraltare l’intervento di Francesco Perri che invita a stare con i piedi per terra, “la situazione finanziaria dell’Ente imporrà determinati passaggi”, dice. Per Giovanni Cipparrone la riunione si traduce in “uno spot elettorale. Le cantierizzazioni continuano e nessuno è stato capace di portare in questa sede uno straccio di dato oggettivo”; disapprova Francesco Caruso, che guida i lavori, e sottolinea invece come le commissioni consiliari non servano solo a “portare sul tavolo proposte predefinite sulle quali limitarsi ad esprimere un voto ma devono piuttosto dare vita ad un confronto dal quale intraprendere percorsi comuni”. Così Andrea Falbo riconosce alla commissione odierna “il merito di aver realizzato quella condivisione che invoco da tempo. La materia non è semplice e chiedo all’assessore di accelerare i tempi di approvazione del Regolamento”. “Le proposte che hanno stimolato questa riunione congiunta – afferma Michelangelo Spataro – sono sensate e ringrazio l’assessore Vigna che, con quanto ci ha già preannunciato del nuovo Regolamento, dimostra di essere stato lungimirante. Dobbiamo tutti cercare con equilibrio di aiutare i cittadini”. Allo stesso modo Pierluigi Caputo rimanda allo strumento regolamentare mentre Giovanni Quintieri punta alla necessità che ci sia un controllo sui tempi di realizzazione delle opere, che vanno determinati”.

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