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Alarico-Menorah
i nuovi simboli

Cosenza si propone come città multiculturale, multietnica, interreligiosa. Persino nelle luci di natale compaiono il candelabro ebraico, il crocifisso e altri simboli religiosi. Ma non mancano gli altri simboli religiosi come il crocifisso. Ma non solo. Rilanciato il mito di Alarico che il comune ha scelto come brand. Il tuuto si è snodato anche in  un  dibattito,  “Alarico e la Menorah”, il candelabro  ebraico, che si è tenuto nel salone degli stemmi della Provincia e che ha visto la partecipazione di studiosi e giornalisti provenienti da ogni parte del mondo: il vaticanista del sole 24 ore Carlo Marroni,Vincenzo Nigro, Giornalista di Repubblica, il sinologo Francesco Sisci, il rappresentante della comunità ebraica, Roque Pugliese, e Mario Occhiuto, nella doppia veste di sindaco della città Bruzia e presidente della Provincia. La Menorah, il candelabro a sette braccia in oro massiccio, è il simbolo per eccellenza della religione ebraica, in quanto, secondo la tradizione, è un progetto di Dio affidato a Mosè e fu Dio stesso a stabilirne il peso, 35-40 chili, e a idearne le decorazioni. La leggenda narra che il prezioso simbolo sia tra i tesori saccheggiati da Alarico a Roma. Il suo ritrovamento, ma anche la stessa ricerca, può diventare un evento di risonanza mondiale. Cosenza è pronta ad accettare la sfida culturale per eccellenza di tutta la sua storia: nel mese di febbraio lo studioso Edward Luttwak ritornerà per iniziare un percorso di ricerca. 

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