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Bimbo cieco disabile
appello al sindaco

foto gazzetta del sud

Non vedente dalla nascita, con gravissimi problemi motori e spasticità, nessuna autonomia, dipende totalmente dalla persona adulta anche per soddisfare i suoi bisogni primari. E’ la grave condizione in cui versa un ragazzino romeno di 10 anni. La mamma lo ha portato in Italia per sottrarlo a morte. Si è stabilita a Cosenza e qui ha fatto i salti mortali per dare al figlio quanto necessario. C’è riuscita  fino allo scorso anno quando tutto sembrava procedere tranquillamente:  la frequenza della scuola primaria, i servizi di accompagnamento a scuola, per la terapia.  Con l'inizio del nuovo anno scolastico tutto è precipitato.  Non ha più il servizio trasporto  in qualche modo assicurato finora dal comune di Cosenza. La mamma nel mese di settembre, ha fatto domanda al comune di Cosenza per avere il servizio trasporto a scuola con accompagnatore. Ma a tutt’oggi non c’è stata una risposta. Questo sfortunato ragazzino esce di casa per andare a scuola e a fare la terapia solo quando la madre ha la possibilità di poterlo accompagnare. Di fatto, in questo modo, gli viene negato il diritto allo studio e all’assistenza”. Disperata e dopo tante promesse inutili la mamma si rivolta al leader di Diritti Civilli, Franco Corbelli, che a sua volta ha chiesto al sindaco Mario Occhiuto di intervenire, non si può rimanere indifferenti, e il prezzo della crisi non può essere pagato solo dai più deboli.   

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