Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Il nuovo vescovo
scrive ai cosentini

foto gazzetta del sud

Il nuovo vescovo della diocesi di Cosenza Bisignano, mons. Nolè, scrive ai cosentini. "Prometto - afferma- la mia vicinanza assidua, paterna ed orante". Il nuovo pastore della chiesa cosentina invoca la protezione dei Santi venerati in diocesi. L'insediamento del nuovo vescovo in programma a luglio. Di seguito il testo integrale della misiva: " Carissimi Cristiani della Chiesa di Cosenza - Bisignano, Presbiteri, Diaconi, Seminaristi, uomini e donne della Vita Consacrata, Autorità civili e militari, Popolo di Dio, vi saluto con le parole del Poverello di Assisi:“Il Signore vi dia pace!” Con animo trepidante ed emozionato, ma sereno e fiducioso, per la grande responsabilità che il Santo Padre Francesco ha affidato alla mia povera persona, confesso davanti a voi la mia fede, la mia speranza, il mio amore a Dio Trinità, al quale va ogni onore, lode e benedizione. Invoco sulla mia persona e sul nuovo Ministero Pastorale, la materna protezione di Maria Vergine Immacolata, Regina e Madre della mia vita, della Chiesa e della bella Diocesi di Cosenza - Bisignano che la venera con il titolo di Santa Maria del Pilerio. Prego i Santi nostri Protettori, Francesco di Paola, Umile da Bisignano, Nicola da Longobardo, Angelo d'Acri ed Elena Aiello, perché siano sempre presenti e vicini a me e a voi tutti. Sono veramente felice: lascio una terra di Santi (Sant'Andrea Avellino, Beato Domenico Lentini, Beato Giovanni da Caramola, Venerabile Nicola Molinari) e ritrovo una terra ugualmente segnata dalla santità! Saluto e abbraccio, con fraterna amicizia, Mons. Salvatore Nunnari, mio amato e stimato predecessore, che ha guidato la Diocesi con amore, passione e dedizione pastorale. Un saluto caro a Mons. Serafino Sprovieri che risiede in Diocesi, già conosciuto e stimato Pastore della Chiesa di Benevento. Con altrettanto affetto fraterno abbraccio i Confratelli Vescovi della Metropolia e della Conferenza Episcopale Calabra. Ai fratelli Presbiteri, Diocesani e Religiosi, il mio affetto e la mia preghiera per crescere insieme nella comunione e nella testimonianza di un lavoro pastorale condiviso e partecipato, che diventa esso stesso la prima evangelizzazione per i fedeli a noi affidati. Con i Religiosi e le Religiose e tutti i Consacrati condivido la gioia di servire il Signore nelle specifiche spiritualità dei Fondatori che, messe insieme e vissute nella comunione reciproca, formano la ricchezza della Chiesa. Saluto con particolare attenzione i Diaconi Permanenti e le loro famiglie, testimonianza viva della presenza di Gesù nel mondo. Ai Seminaristi, che sono la gioia del presente e la speranza del futuro della nostra Diocesi, prometto la mia vicinanza assidua, paterna ed orante. Prego il Signore perché tutti i Collaboratori Pastorali della Diocesi e delle Parrocchie, compreso tutto il meritorio mondo del Volontariato, siano cooperatori saggi, prudenti e generosi, coscienti che nella vigna del Signore c'è posto per tutti e per ciascuno, secondo i doni ricevuti dallo Spirito. Un pensiero colmo di affetto e di speranza va agli Ordini secolari, ai Gruppi, alle Associazioni e ai Movimenti ecclesiali, nati soprattutto dopo la primavera conciliare, prezioso dono dello Spirito alla Chiesa missionaria. Un saluto tutto particolare e una benedizione affettuosa alle famiglie, vero tesoro della Chiesa e della società, ma anche soggetto attivo della missione evangelizzatrice della Chiesa. Saluto e benedico tutto il popolo di Dio dei Battezzati e ogni persona di buona volontà e in cerca della verità. Saluto con deferenza e spirito collaborativo tutte le Autorità Politiche, Amministrative, Militari, Forze dell'ordine, Universitarie, Scolastiche, Sanitarie, Sportive e Imprenditoriali, offrendo la mia disponibilità ad educare insieme le coscienze alla legalità, al rispetto della persona e del bene comune. Un abbraccio caloroso e ricco di speranza ai detenuti e al Personale di Custodia, agli ammalati e al Personale Ospedaliero, alle persone sole, anziane, diversamente abili, immigrati… e ad ogni persona che vive o si sente ai margini della società. Un saluto gioviale e affettuoso ai giovani studenti o in cerca di lavoro, impegnati nel sociale, o in attesa di un futuro più dignitoso: la Chiesa vi è vicina e vi sostiene nel preparare con dignità e serietà il vostro futuro. Carissimi, cosa dirvi? In attesa di incontrarci e raccontarci le cose belle della vita, soprattutto della vita della Chiesa, che spesso vengono sopraffatte e sepolte dalle tante notizie negative e umilianti, vi invito a non perdere mai la speranza in Colui che ci ama e non ci lascia mai soli. Il Mistero Pasquale non si conclude mai sul Calvario o nella tomba, ma all'alba del terzo giorno, il primo dopo il Sabato, con il trionfo del Risorto sul peccato e sulla morte, sulla cattiveria e sulla mediocrità. Amo ricordare a me e a voi, come spesso ci ripete Papa Francesco, che la misericordia di Dio è sempre più grande di ogni nostro peccato e di ogni nostra umana debolezza! Vorrei venire a voi in semplicità e letizia, sull'esempio di Francesco di Assisi e con l'ardente carità di San Francesco di Paola, non avendo altro da offrirvi se non la mia totale, umile, amorevole dedizione alla Chiesa e all'annuncio del Vangelo di Gesù Cristo. Tutto il resto: programmi pastorali, uffici e compiti, progetti e propositi, verranno di conseguenza se (mi rivolgo soprattutto ai Presbiteri, ai Religiosi, ai Diaconi e ai Seminaristi),  ciascuno al proprio posto, darà il massimo di sé, in tutta umiltà e generosa disponibilità. Infine vi chiedo di pregare per me, perché possa essere sempre un pastore saggio, illuminato, paterno e santo. In attesa di vedere il vostro volto, invoco su tutti la benedizione celeste e la materna vicinanza di Maria."

Caricamento commenti

Commenta la notizia