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Emergenza informazione
appello al governatore

Emergenza informazione in Calabria. Testate ed emittenti in crisi. Sciopero all'agenzia Ansa  contro i tagli preannunciati dall’azienda, 65 esuberi, più contratti di solidarietà e cassa integrazione. Una falcidia quotidiana. Il leader di Diritti Civili, Franco Corbelli, esprime solidarietà ai giornalisti dell'Ansa, denuncia quella che definisce “l’emergenza informazione in Calabria” e chiede al presidente della Regione, Mario Oliverio, “una legge ad hoc (così come ha fatto la Regione Lazio) a sostegno delle testate in difficoltà e di aiuto agli altri importanti media calabresi, in proporzione del loro organico e della loro diffusione nella regione”. L’informazione soprattutto in Calabria svolge un compito fondamentale, molto spesso supplisce alla assenza delle istituzioni. La stampa calabrese, per l'importante ruolo che svolge, deve essere considerata una assoluta priorità per la nostra regione! Se in questi anni Diritti Civili ha potuto scrivere importanti e significative pagine di giustizia e di solidarietà (che hanno spesso varcato i confini regionali) lo deve al prezioso aiuto dei maggiori e più autorevoli media calabresi. Bisogna per questo salvaguardare questi importanti presidi di informazione e di libertà che servono a dar voce alla Calabria e ai suoi problemi. Ogni problema , ogni protesta, ogni crisi nei diversi settori di questa regione potrà trovare ascolto e attenzione solo grazie alla presenza e alla autorevolezza della stampa calabrese. Una cosa è certa: se la Calabria continua ad avere ancora un minimo di credibilità, di visibilità e di attenzione fuori dai confini regionali è solo grazie alla stampa calabrese, non certo alla irrilevante rappresentanza parlamentare e istituzionale della nostra regione. Se si cancella o si riduce lo spazio informativo, più importante, la Calabria è condannata all’isolamento e all’oblio totale. Per questo il presidente della Regione, Oliverio, deve farsi carico di questo problema con una legge ad hoc. La Regione Lazio lo ha fatto, perché la Calabria non può e non deve farlo? Oggi l’emergenza informazione riguarda alcune testate scritte e televisive i cui bravi giornalisti non ricevono lo stipendio da molti mesi e ciononostante continuano, esemplarmente, ogni giorno a lavorare, con enormi sacrifici , grande senso di responsabilità e con la solita passione. A tutti loro va il mio pensiero, la mia vicinanza e la mia forte solidarietà. Adesso c’è la minaccia dei licenziamenti  dell’Ansa e il rischio di ridimensionamento dell’importante redazione calabrese di questa Agenzia. Una ipotesi questa da scongiurare assolutamente”. 

 

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