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Cosenza candidata
a “Capitale della cultura”

Cosenza candidata a “Capitale della cultura”

Un austero maniero guarda con sottile superbia alla confluenza dei fiumi Crati e Busento. E sui corsi d’acqua sembra aleggiare, inquieto e ombroso, lo spettro di Alarico, re dei Visigoti. Palazzi antichi di famiglie patrizie sopravvivono poco più in basso all’inclemenza degli elementi sfidando con la loro storia secolare l’incedere del tempo. La statua d’un genio, Bernardino Telesio – iniziatore della nuova filosofia della natura rinascimentale e ispiratore di Giordano Bruno, Tommaso Campanella, Francis Bacon e Cartesio – domina, invece, una piazza perfettamente squadrata sorvegliando uno dei teatri più belli del Meridione. È il teatro intitolato ad Alfonso Rendano, musicista e compositore, gloria nel mondo (con Francesco Cilea e Nicola Antonio Manfroce) della Calabria musicale. Volgendo lo sguardo al di là dell’Arcivescovado, invece, una splendida costruzione – Palazzo Arnone – un tempo di sede di Corti di giustizia, ospita musei e pinacoteche ricchi di capolavori d’arte. A poche centinaia di metri di distanza sorge, poi, l’unico museo all’aperto fruibile gratuitamente e patrimonio degli esperti come dei passanti. Un luogo nel quale le sculture di De Chirico, Manzù e Rotella osservano severe lo struscio serale dei ragazzi.

Basta guardarla in un pomeriggio d’estate, quando i fumi delle auto non ammorbano l’aria ed i clacson sono messi a tacere, per capire come Cosenza meriti d’essere candidata ad essere “Capitale italiana della cultura”. Il sindaco, Mario Occhiuto, ci crede. «È un’occasione straordinaria, dobbiamo compiere ogni sforso per coronare questo sogno». E la gara con le “rivali” è partita ieri quando il ministro Dario Franceschini ha ufficializzato i nomi delle pretendenti. Come nelle precedenti edizioni, la Capitale Italiana della Cultura 2018 riceverà dal Governo un contributo pari ad un milione di euro. Le città candidate, oltre la città di Telesio, sono: Alghero, Aliano, Altamura, Aquileia, Caserta, Comacchio, Ercolano, Iglesias, Montebelluna, La Spezia, Ostuni, Palermo, Piazza Armerina, Recanati, Settimo Torinese, Spoleto, Trento, Unione dei Comuni Elimo Ericini, Vittorio Veneto, Candidatura congiunta (Viterbo - Orvieto - Chiusi). La giuria, chiamata ad esaminare i 21 progetti, sarà composta da sette esperti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica. Entro la metà di novembre verrà definita una short list delle 10 città finaliste, tra queste sarà selezionata la vincitrice entro il 31 gennaio 2017.

«Le esperienze finora realizzate, - ha spiegato il Ministro Dario Franceschini - da quella in corso a Mantova fino alla prossima di Pistoia, dimostrano come il titolo di Capitale Italiana della Cultura sia in grado di mettere in moto un meccanismo di progettazione virtuosa e di promozione delle città, coinvolgendo tutte le realtà economiche e sociali dei territori e rafforzando il concetto di Italia museo diffuso.»

La parlamentare e vicesindaco di Cosenza, Jole Santelli, appresa la notizia della candidatura, ha lanciato un appello. «Chiedo a Mario Oliverio, a Cinque Stelle, come a tutte le forze politiche, ai parlamentari, ai consiglieri regionali, di lavorare insieme a noi per alimentare il sogno della vittoria di Cosenza come capitale della cultura 2018. Sarebbe un successo per tutta la Calabria, per i cittadini, con la possibilità di creare ricchezza dal turismo e dalle nostre bellezze. Credo che i calabresi non vogliano assistere a una eterna campagna elettorale ma pretendano da noi unità sui grandi temi. Puntiamo, dunque, tutti insieme, a vincere». In bocca al lupo...

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