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Nei guai il manager del lusso: inchieste a Milano e Firenze

Nei guai il manager del lusso: inchieste a Milano e Firenze

Cosenza

Di strada ne aveva fatta davvero tanta e in così breve tempo l’avvocato Carmine Rotondaro. Dagli anni del liceo classico a Castrovillari alla laurea in legge a Firenze, sempre col massimo, sempre da migliore, dimostrando di essere un predestinato. Il suo sogno era il mondo “luxury”. Influente e mai appariscente, aveva mostrato subito un talento innato per la gestione di grandi operazioni immobiliari e quella capacità di fare intensamente lobby. Sulla via dei trent’anni Carmine Rotondaro era già un nome importante nel settore della progettazione del lusso. E ben presto quel fiuto per gli affari gli avrebbe permesso di conquistare un ruolo di fiducia nel gruppo francese “Kering” che controlla marchi di imprese internazionali. Da quel momento la sua corsa non è finita più. Business e diplomazia lo hanno portato a muoversi tra Parigi, Londra, Firenze, Milano e Losanna. ha scelto di abitare, però, a Montecarlo, residenza regolarmente denunciata all’Aire, il registro degli italiani all’estero. La sua famiglia, invece, è rimasta in Calabria, dove raccoglie quotidianamente stima e apprezzamento anche per quel giovane manager davvero in gamba.

Una carriera straordinaria, un’ascesa irresistibile che s’è inceppata improvvisamente alla fine dello scorso anno. L’avvocato Rotondaro non aveva immaginato che quel suo mondo costruito nel lusso si sarebbe improvvisamente sbriciolato. Un sogno spezzato, stretto nella morsa di due Procure che indagano su affari “sospetti” gestiti all’interno del cerchio magico di amicizie che arriverebbero a sfiorare anche il mondo della politica nazionale.

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