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Cosenza: la movida tra droga, alcol e sregolatezze

cosenza: la movida tra droga, alcol e sregolatezze

Entra nel vivo il weekend in salsa cosentina. Ed entra nel vivo anche lo sfrenato desiderio di vivere il sabato sera all’insegna degli eccessi. Ne sa qualcosa chi frequenta durante i fine settimana piazza Santa Teresa, uno dei punti di ritrovo maggiormente gettonati dai giovani bruzi. All’esterno dei numerosi locali che hanno investito sul nuovo cuore pulsante della movida cittadina, qualcuno però ne approfitta fin troppo.

Basta semplicemente farsi una passeggiata tra i ragazzi per comprendere che ormai lo spinello è totalmente sdoganato: nessuna remora nello sciogliere l’hashish davanti a centinaia di persone, nessuna remora nel chiedere in giro una “storia” (cioè pochi grammi di stupefacente da pagare con 10 o 20 euro), nessuna remora nello “sballarsi” sulla scalinata d’un luogo sacro. Soltanto una settimana fa, del resto, non è mancato neppure chi ha avuto l’ardire d’espletare i propri bisogni fisiologici sul muro laterale della chiesa di Santa Teresa. Un’indecenza che fa male anche e soprattutto ai tanti giovani che vogliono semplicemente divertirsi e agli imprenditori (giovani pure loro) che hanno deciso di puntare su Santa Teresa rischiando i propri denari.

Spostandosi di poche centinaia di metri, nel parco adagiato a ridosso di via Misasi, nelle nottate del fine settimana si notano piccoli capannelli semi-nascosti dal buio dai quali ogni tanto si leva la fiamma d’un accendino. È quello uno dei luoghi prescelti dai ragazzi meno spavaldi, un modo per non far vedere a tutti la “canna” che gira di mano in mano.

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