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Volevano il “pizzo” sui lavori della Statale

Volevano il “pizzo” sui lavori della Statale

Cosenza

Volevano entrare anche loro nell’affare della Statale 534, una delle grandi opere appaltate dall’Anas in Calabria. Pensavano bastasse la “bussatina” al capo-cantiere e l’irruzione a mano armata nel campo base della ditta per convincere i manager della “Intercantieri Vittadello” a pagare il “contributo” richiesto. Un “costo aggiuntivo” sulla sicurezza che avrebbe garantito tranquillità all’impresa in una delle aree del Cosentino che da quasi vent’anni è saldamente nelle mani del clan degli zingari che trafficano in sostanze stupefacenti e riempiono la “bacinella” coi denari del racket degli appalti e del “cavallo di ritorno”. Ma Luigi Di Gesù, 50 anni, e Salvatore Vena, 45, entrambi di Cassano, pur atteggiandosi a malandrini, non avrebbero mai avuto le stimmate dei mafiosi. Quei due, secondo gl’inquirenti, avrebbero agito in proprio e solo per attingere al “granaio” della “Vittadello”. Pensavano a un lavoretto semplice. 

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