Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Il Cosenza prova a ingigantire la crisi della Samp con la coppia delle meraviglie. Le probabili formazioni

Silani impegnati sul campo di una squadra blucerchiata in piena crisi di gioco e risultati. Al seguito dei rossoblù 1200 tifosi. Caserta non si fida: «Marassi è uno stadio caldo».

Tutino straconfermato

Il Cosenza ha la possibilità di acuire la crisi della Sampdoria. La trasferta del “Ferraris” sarà un interessante esame per i rossoblù, a caccia di punti per continuare a respirare a pieni polmoni nella parte alta della classifica. Muovere la classifica darebbe l’opportunità di tornare da soli al quinto posto in graduatoria (Como sconfitto a Parma venerdì e rimasto a quota 14). Fabio Caserta vuole mantenere la concentrazione focalizzata in una singola direzione: «Il confronto con la Samp è sicuramente un banco di prova di spessore ma vale tre punti come tutti gli altri. Rimane prioritario guardare a noi stessi, senza pensare ai problemi dell’avversario. Al “Ferraris”, in uno degli stadi più belli d’Italia per quanto mi riguarda, conterà fare una buona prestazione. I risultati non sono figli del caso ma seguono molto spesso delle buone espressioni da parte del gruppo. Dobbiamo quindi continuare sulla nostra strada, la partita di Genova non cambia la considerazione sul percorso che ci aspetta». L’allenatore dei Lupi non si fida dei rivali: «Abbiamo lavorato su vari sistemi di gioco, indipendentemente da quello che utilizzeranno loro. Non possiamo incidere sul modo di giocare della squadra di Pirlo ma sul nostro sì e dunque è utile prepararsi al meglio. Siamo consapevoli che non stia facendo una buona stagione ma il campionato è lungo e si tratta di una formazione che ha la qualità necessaria per risollevarsi. Non dobbiamo guardare la classifica e affrontare l’impegno con determinazione e la massima concentrazione. Dobbiamo lavorare sui dettagli per migliorare i dati dei secondi tempi, durante i quali abbiamo incassato troppo».

Capitolo formazione

Caserta ha alimentato più di qualche dubbio di formazione in vista di questo pomeriggio. L’allenatore, in linea con le sue precedenti esternazioni, ha intorbidito le acque. Probabilmente pure un pizzico di pretattica per non concedere riferimenti al collega con il quale nel 2020 ha condiviso il corso Master Uefa Pro al settore tecnico di Coverciano. Insieme a loro, tra gli altri anche Daniele Bonera, Cristian Chivu, Morgan De Sanctis, Vincenzo Italiano, Luca Toni e Thiago Motta. Caserta ha aperto a metà all’ipotesi di vedere subito Pietro Martino: «Non ha novanta minuti per le gambe ma bisogna portarlo in condizione. Mi importa che chi giochi non si risparmi, non mi piace gestire le energie pertanto chi scende in campo deve essere disposto ad andare a pieno ritmo fino a quando non ha speso tutto». In quest’ottica, la staffetta con Andrea Rispoli sembra scontata, rimane da capire però chi comincia dall’inizio e chi riceverà il testimone dal compagno. Esclusa invece la possibilità di vedere Zuccon titolare. In mezzo però occhio alla sorpresa Voca: «Lo preferisco in una posizione più avanzata ma ciò non significa che non possa impiegarlo nei due di centrocampo in qualche caso». Pretattica? Forse sì, considerato che Praszelik è stato positivo nelle occasioni in cui è stato chiamato in causa accanto all’inamovibile Calò. Il resto della formazione dovrebbe prevedere ancora l’impiego di contemporaneo di Tutino e Forte, come in trasferta era già successo a Palermo. Marras e Mazzocchi favoriti per dare quadratura al sistema di gioco e garantire copertura sulle corsie esterne in fase di non possesso. Out Cimino, Zilli e La Vardera, ancora alle prese con alcuni fastidi fisici ed ieri a parte insieme agli altri due. Prima convocazione per il terzino sinistro Barone, utilizzato da Caserta nell’allenamento congiunto della scorsa settimana a Rossano. Il Cosenza ci crede e lo farà con la spinta di 1195 tifosi rossoblù che saranno presenti a Marassi.

Caricamento commenti

Commenta la notizia