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Cosenza, tanti motivi per sorridere. Convincono insieme Tutino, Forte e Voca

Nella gara con la Reggiana ha convinto la loro presenza in campo contemporanea. Rossoblù alla sosta con tre punti d’oro, il morale alto e nuove certezze tattiche che lasciano ben sperare

Nel momento propizio, il Cosenza è tornato a sorridere. I rossoblù sono arrivati alla sosta con l’affermazione sulla Reggiana che ha permesso a Tutino di spezzare la lunga astinenza e a Micai di conquistare il quinto clean sheet del suo campionato. Inoltre, i rossoblù hanno riconquistato un piazzamento playoff, in coabitazione con il Cittadella, ieri vittorioso a Palermo. Il viatico perfetto all’alba «delle due settimane più lunghe della stagione», come le ha definite Caserta. Quelle che conducono al derby con il Catanzaro.
Variazione Il tecnico aveva anticipato qualche novità già nella conferenza del venerdì. La principale di queste è stata rappresentata dalla contemporanea presenza di Tutino, Forte e Voca. Fino al match di sabato con la Reggiana, ogni qual volta è stata assegnata la fiducia ai primi due, Voca è stato escluso dall’undici. Ad eccezione del confronto interno contro il Sudtirol nel quale però la posizione del kosovaro è stata quella di mezzala in un disegno tattico comunque differente. Perché in quel caso, ai due terzini è stata consegnata la licenza di giocare in posizione molto alta poiché in fase di possesso Tutino si è accentrato, lavorando vicino a Forte, mentre Marras si è spostato tra le linee per tentare di far male agli altoatesini.
Contro la squadra di Nesta, invece, a Forte è stato concesso maggiore spazio al centro. I terzini in versione più bassa, in modo particolare D’Orazio, come accade piuttosto spesso, hanno favorito questa situazione, con Tutino che è partito in posizione più esterna rispetto alle altre volte nelle quali è stato impiegato e, dunque, impiegato differente pure in ripiegamento. Voca invece ha avuto la possibilità di occupare gli spazi che si sono liberati alle spalle di Forte.
Il lavoro a rimorchio offerto dal numero 42 è tornato decisivo nella prima rete. Il ruolo che Caserta gli ha cucito addosso gli calza ormai a pennello. L’allenatore melitese in parte ha rivendicato la sua intuizione dopo la sfida quando ha creato il parallelismo tra l’ex Lucerna ed il cerisanese Simone Perrotta nella Roma di Spalletti.
Il nuovo assetto funziona, potrebbe tornare utile a Forte e risultare vincente nella conquista delle seconde palle. Il rovescio della medaglia potrebbe risiedere nelle dinamiche di spogliatoio in quanto, con l’utilizzo di questi interpreti resterebbero fuori di volta in volta uno tra Mazzocchi e Marras e con ogni probabilità pure Canotto (che potrebbe tornare più utile a gara in corso, magari come cambio di Tutino).
Parecchio del potenziale del quale si è deciso di attrezzare la squadra in estate. L’alchimia individuata, tuttavia, tornerà molto utile e facilita pure un’altra considerazione: il valore di un organico decisamente superiore a quello dei precedenti campionati “guarasciani” di serie B.
Il Cosenza quest’anno non avrà bisogno delle classiche scommesse di fine mercato invernale – vedi Mbakogu, Larrivey (unica riuscita bene) e Zarate – per sbarcare il lunario. I silani hanno le carte in regola per giocarsi fino in fondo le proprie opzioni playoff e continuare a regalare ai propri tifosi tante soddisfazioni come in questa prima parte di stagione. Insomma la vittoria di sabato ha regalato ai silani tre punti importanti ma anche e soprattutto serenità in vista del prosieguo del torneo.

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