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Cosenza, Caccetta l’uomo del derby: "Ricordo indelebile nella mia memoria"

L’ex centrocampista silano siglò nel 2016 lo storico successo al “Ceravolo” dopo 66 anni con una doppietta

Cristian Caccetta non è un nome come gli altri per i tifosi del Cosenza. Il centrocampista di Partinico, a 37 anni, gioca in Eccellenza, al Nissa, nella sua Sicilia. Ha vestito la maglia rossoblù tra il 2014 e il 2017 eppure, malgrado abbia ormai salutato da sei anni e mezzo, i supporter silani lo legheranno sempre ad una data indelebile: 28 agosto 2016. Una data che non è banale affatto neanche per lui. Professionalmente, forse soltanto dietro ad un’altra, quella del 4 dicembre 2013.
«Sono giornate che non potrà mai dimenticare, legate a due squadre per me speciali, Cosenza e Trapani. Di quel pomeriggio a Catanzaro – ha detto il centrocampista – ho un ricordo favoloso. Ho avuto la soddisfazione di segnare due gol partecipando ad una vittoria storica, giunta a 66 anni di distanza dall’ultima affermazione in campionato al “Ceravolo”. La gioia indescrivibile per la doppietta ma anche l’attesa e il ritorno, quando in via degli Stadi abbiamo trovato una marea di sostenitori ad attenderci. Qualcosa che non mi era mai capitato prima di allora. Ho preso totale consapevolezza dell’impresa compiuta quando si sono presentati a me persone che avevano tatuato sulla pelle data, partita e tabellino dei marcatori di quel giorno. Se dovessi posizionarla in una classifica, forse la metterei dietro solo ad un evento di tre anni prima. Il giorno in cui ho segnato a “San Siro” contro l’Inter, in Coppa Italia. Lì, con la maglia del Trapani ho coronato il sogno coltivato fin da bambino».
Caccetta è fiducioso sul futuro prossimo del Cosenza: «La società ha fatto tesoro dell’esperienza accumulata fino a questo momento in serie B, attrezzando una squadra superiore a quella degli scorsi anni. Per come si è mossa sul mercato, ha dimostrato di non voler arrivare con l’acqua alla gola al girone di ritorno. Può compiere un campionato da protagonista, non sarà semplice perché sappiamo quanto sia difficile la cadetteria. Il derby di domenica sarà una tappa cruciale. Se dovessero arrivare punti pesanti allora potrebbe innescarsi un circolo positivo, con la possibilità di costruire una classifica buona già prima di Natale. Con mezza salvezza in tasca, poi si potrebbe puntare davvero a qualcosa in più. La sfida può avere anche dei contraccolpi negativi ma a questi non voglio pensarci. Mi auguro che sia una giornata di sport e che i cosentini possano fare festa».
Un suggerimento agli uomini di Caserta: «Devono vivere la settimana in totale spensieratezza. Il giorno prima della gara sono sicuro che i tifosi si presenteranno per stimolare il gruppo ed è lì che si entrerà veramente in clima partita, trovando la concentrazione giusta per affrontare un match così sentito».
Il centrocampista palermitano ha soltanto un piccolo rammarico per ciò che concerne la sua avventura con il Cosenza: «Non aver potuto proseguire l’avventura. Evidentemente qualcosa si era rotto irreparabilmente. Ho mantenuto la speranza fino alla fine, ho sperato in novità positive dal mio procuratore ma queste non sono arrivate. Peccato perché l’anno successivo è arrivata la promozione in serie B. Sono però felice che la città abbia raggiunto una dimensione più adatta alla sua tradizione. Sia io sia la mia famiglia ci siamo sentiti a casa fin dal primo giorno. Ancora oggi abbiamo tanti amici e conserveremo per sempre uno splendido ricordo di quegli anni».

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