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Cosenza alla ricerca della stabilità. A Parma si vedrà se i silani saranno in grado di reagire

Dopo un buon avvio di torneo sono arrivati alcuni risultati negativi per un andamento molto altalenante

La ricerca del momento no è diventata una sorta di caccia alle streghe. Durante il suo intervento in conferenza, il ds Gemmi ha ammesso di non essersi dato ancora varie risposte al contraddittorio cammino del Cosenza, malgrado le molteplici analisi compiute. Un po’ come confessato da Caserta nei suoi precedenti passaggi davanti ai media. Un mare di perché e il denominatore comune della flessione invernale. Volgere la parabola nuovamente in fase ascendente rimane l’obiettivo per rintuzzare i contraccolpi psicologici, economici e sportivi. In poche settimane l’entusiasmo ha lasciato, una volta di più, il suo posto allo scoramento. «Montagne russe» cosentine, neppure citate tra le attrazioni più spaventose al mondo ma ampiamente conosciute dagli autoctoni e da chi con loro entra in relazione.
Tutto o niente. Sabato pomeriggio (ore 16.15), il Cosenza avrà il difficile compito di non lasciare partire altri punti dal “Marulla”. Il Parma, leader del torneo cadetto, in trasferta ha il secondo migliore rendimento con 15 punti all’attivo. I ducali hanno raccolto finora 5 vittorie (Pisa, Catanzaro, Cremonese, Ascoli e Spezia) e 2 sconfitte (Venezia e Lecco). Non conoscono ancora mezze misure lontano dal “Tardini”. Meglio di loro ha fatto soltanto la Cremonese (17 punti), già capace di espugnare il fortino silano. In quella circostanza, i rossoblù hanno tentato di replicare colpo su colpo. Dopo il primo vantaggio grigiorosso, sono riusciti a rispondere sugli sviluppi di un calcio d’angolo con Mazzocchi ma presi dalla foga hanno poi incassato la seconda marcatura ospite di Coda, causato dall’intempestiva uscita di Micai. Era una fase del campionato in cui D’Orazio e compagni, malgrado diversi infruttuosi tentativi, provavano a replicare ad ogni avversità. In questa fase delicata, in cui sotto l’aspetto mentale il gruppo pare abbia fatto un salto carpiato all’indietro, la formazione di Caserta dovrà quantomeno ritrovare lo spirito di quei giorni, quando dava la sensazione di non voler mollare la presa facilmente. Anche a questo si riferiva probabilmente Roberto Gemmi nel corso della conferenza stampa di mercoledì quando ha parlato di nuove valutazioni al termine della partita con il Parma. Perché ci sono vari modi di perdere e gli ultimi certamente non sono andati giù, non solo ai tifosi quanto anche alla dirigenza.
Condizione mentale. La squadra bruzia dovrà, quindi, gestire le fasi dell’incontro evidenziando la maturità mancata in altre circostanze. Le migliori opzioni di rimediare un risultato positivo passano scongiurando i clamorosi errori individuali costati pesantemente nelle ultime sfide. Per farlo sarà indispensabile dimenticare l’ansia da prestazione generata dalle tre sberle ricevute, dopo la sosta, nel giro di appena tredici giorni. Due settimane che hanno capovolto completamente trend, classifica, prestazioni e performance. La ripresa passa anche attraverso la capacità di Caserta e dei suoi di creare un cortocircuito cerebrale capace di eliminare tensioni, stress, paura e cali di concentrazione. Questa sfera non è certamente meno importante nella preparazione della gara. I rossoblù restano alla ricerca della… stabilità.

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