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Il Cassano denuncia l'arbitro della gara contro il Sersale per le presunte frasi razziste, atti alla Procura federale

Finiscono alla Procura federale le frasi razziste che l’arbitro avrebbe rivolto ai calciatori del Cassano Sybaris dopo la partita contro il Sersale. La gara, valevole per il campionato del Girone A, si è disputata domenica scorsa al Pietro Toscano. A fine partita il presidente della Cassano-Sybaris, Giuseppe Azzolino, insieme ad alcuni giocatori, avevano denunciato di aver ricevuto dall'arbitro «insulti razzisti». Mentre sui campi di mezza Europa si discute degli insulti a sfondo razziale perpetrati da alcuni “tifosi”, se così si possono definire, a Cassano il protagonista sarebbe stata la giacchetta nera.
L’arbitro diventato l’inatteso protagonista di un vero e proprio “show invettivo” è della sezione di Catanzaro. Società e calciatori stavano anche per abbandonare il campionato, che li vede quinti in classifica lanciati per i play off, ma alla fine – per fortuna – non sarà così. «Ci abbiamo riflettuto – ha commentato il presidente Azzolino – e non lo faremo, perché non è giusto. Ma abbiamo fatto denuncia per raccontare la vergogna che è andata in scena in campo».
Una lite furibonda per cui Azzolino ha beccato una squalifica di dieci mesi oltre a una multa di settecento euro alla società. «Al danno s’è aggiunta la beffa – ha detto amareggiato – una strage sportiva, e dei ragazzi innocenti trattati come pezze da terra, gente che vive lontanissimo da casa, che fa sacrifici enormi, che mandano anche parte degli stipendi alle famiglie perché sappiamo tutti bene che momento terribile passa da anni l’Argentina». Ma nelle ultime ore è arrivata la novità: «In merito ai fatti denunciati dalla società Cassano Sybaris relativi alla gara da quest'ultima disputata il 4 febbraio contro il Sersale, comunichiamo che per decisione del Presidente del Comitato Regionale Arbitri Calabria, nella persona del presidente Francesco Longo, in accordo con il presidente della LND Calabria (Saverio Mirarchi), si è deciso di trasmettere con immediatezza gli atti alla Procura Federale affinché quest'ultima accerti quanto accaduto facendo emergere la verità». È quanto si legge in una nota del Comitato regionale arbitri Calabria, sottoscritta dal presidente Francesco Longo. Una situazione, quindi, ancora tutta da chiarire.

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