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Cosenza atteso da otto “battaglie” in una volata da non sbagliare

La formazione rossoblù deve guardarsi adesso alle spalle. In undici partite del girone di ritorno conquistati tredici punti

In mezzo alla negatività causata dai risultati in picchiata dell’ultimo periodo vi sono alcuni elementi che invitano ancora a rimanere fiduciosi in vista di un finale di stagione di massima tensione, nel quale il Cosenza dovrà rincorrere i propri obiettivi a denti stretti. Nelle prime undici giornate del girone di ritorno, i rossoblù hanno conquistato 13 punti. Se si compara quanto raccolto finora con quanto ottenuto nello stesso arco di partite nel girone d’andata, il saldo è negativo. Nella prima parte di stagione, infatti, Micai e soci hanno totalizzato 15 punti. Oggi sono due in meno rispetto ad allora (-13.3%) ma c’è un dato sommerso.

Crescita. Per la prima volta, il calendario della serie cadetta è asimmetrico. Vale a dire che l’ordine delle giornate non è uguale tra un girone e l’altro. Ebbene, alla luce di ciò, il Cosenza ha migliorato il suo rendimento. Se si comparano i risultati ottenuti con le stesse squadre già incontrate, i rossoblù hanno fatto registrare una crescita consistente.
Nei match d’andata contro Cremonese (sconfitta per 2-1), Venezia (pareggio per 1-1), Sudtirol (pari per 2-2), Pisa (vittoria per 2-1), Modena (sconfitta per 2-1), Lecco (vittoria per 3-0), Sampdoria (sconfitta per 2-0), Parma (pari per 0-0), Catanzaro (ko per 2-0), Cittadella (sconfitta per 2-0) e Ternana (ko per 2-1), il gruppo bruzio ha messo in tasca un totale di 9 punti. Questo significa che, alcuni mesi più tardi, al cospetto degli stessi avversari, i silani sono riusciti a raccattare 4 in più, facendo registrare un incremento del 44.4%. Anche i due registri del gol fanno segnare saldi positivi.
I silani, da gennaio in poi, hanno segnato 12 marcature e ne hanno subite altrettante. Contro gli stessi rivali, fino ad allora, ne hanno realizzato una in meno (11) e incassate quattro in più (16). Segnali di una crescita “millimetrica” tanto in comparazione allo scorso corso quanto in relazione al recente passato. Una “lettura” che la società di via degli Stadi ha ritenuto insufficiente oppure non ha preso in considerazione quando otto giorni fa ha esonerato Fabio Caserta, con la squadra sospesa a metà tra il sogno playoff e lo spettro dei playout.

Speranza. Nel rush conclusivo, da aprile al 10 maggio, i silani sono attesi da 8 battaglie. Con 24 punti ancora in palio, il finale è ancora tutto da scrivere. Micai e compagni incontreranno sul proprio cammino Brescia, Feralpisalò, Palermo, Reggiana, Bari, Ascoli, Spezia e Como. Tre di queste occupano la prima metà della classifica mentre le altre cinque sono confinate attualmente dall’undicesima posizione in poi.
Contro questi avversari, nel girone d’andata, hanno sommato 12 punti. Confermare lo stesso rendimento, permetterebbe al Cosenza di raggiungere quota 46 in classifica conquistando con ogni probabilità la salvezza diretta. Il gruppo, intanto, oggi si ritroverà agli ordini di William Viali per riprendere a lavorare dopo la sconfitta di sabato pomeriggio contro la Ternana.

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