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Cosenza, una striscia da spezzare. Per il Bari una gara senza alternative

I rossoblù hanno perso le tre ultime partite casalinghe contro i pugliesi

Nel match interno di sabato, il Cosenza avrà una missione: spezzare la striscia di tre sconfitte casalinghe consecutive contro i baresi. I rossoblù non battono i biancorossi da 22 anni e mezzo. L’ultimo successo risale al 2 dicembre 2001. I rossoblù in quella giornata si sono imposti in rimonta per 2-1. Le reti di Igor Zaniolo e Tomaso Tatti hanno offuscato il vantaggio iniziale di Mattia Collauto.
Dopo quella partita è però cominciata la lunga astinenza. Ad agosto 2002, il Bari ha violato il “San Vito” con il gol di Gionatha Spinesi. Pochi mesi più tardi,ad ottobre, i silani sono stati piegati dalle marcature di Jaime Valdes e Nicolas Cordova.
Il match, dopo tanti anni senza confronti a causa della disparità di categoria in cui hanno militato le due compagini, è tornato soltanto nel passato campionato e anche in quel caso sono stati gli ospiti a fare festa al termine dell’incontro. L’1-0 raggiunto ai piedi della Sila è stato determinato dal guizzo di Walid Cheddira, nel recupero del primo tempo. In precedenza, i pugliesi avevano fallito un rigore con Antenucci mentre il Cosenza si era schiantato contro la traversa avversaria, centrata da Brignola.
Prima di questi tre passi falsi consecutivi, i Lupi avevano perso soltanto in altre due circostanze nei precedenti 12 confronti. Il bilancio totale parla di 7 vittorie dei silani e 3 pareggi (oltre alle 5 affermazioni baresi). Il segno “ics” non si registra da 30 anni e mezzo. Il dato è fermo infatti all’1-1 di febbraio 1993. A firmarlo sono stati Vladimiro Caramel, per il Cosenza, e Lorenzo Amoruso, per i biancorossi. L’incontro di sabato, molto importante in chiave classifica, si preannuncia particolarmente vitale per la formazione guidata da qualche giorno da Federico Giampaolo.
Umore in casa pugliese Il Bari arriverà in riva al Crati dopo giorni di forte tensione. Il clima vissuto dai biancorossi non è sereno. La posizione di classifica ha scoraggiato i tifosi, che hanno chiesto al gruppo di battere il Cosenza per rilanciarsi nella corsa per la salvezza. Il capitano Valerio Di Cesare ieri non è riuscito a contenere la sua emozione durante la conferenza stampa che lo ha visto protagonista. Uno stato psichico provocato dal ricordo dei playoff del campionato scorso, quando i pugliesi si sono fermati a pochi secondi dalla serie A, nella finale contro il Cagliari. Quel ricordo, probabilmente logora anche in virtù della condizione attuale in cui versa adesso la squadra.
«Non ho mai pensato di lottare per non retrocedere. Ma ora conta il Bari, conta la salvezza che è la vita. Quello che stiamo dando ovviamente non basta. Bisogna andare oltre, prenderci le nostre responsabilità. Il Bari si deve salvare. È uno scontro diretto, non c’è più tempo. Cosenza conterà come la finale contro il Cagliari, forse ancora più importante», ha aggiunto l’esperto difensore biancorosso.

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