Il Cosenza può scrivere un capitolo importante della sua storia cadetta. I rossoblù inseguono la sesta vittoria esterna di questo campionato. Raggiungere i tre punti al “Del Duca” nel confronto di questo pomeriggio, significherebbe eguagliare i due migliori registri esterni esibiti dai silani nei 25 trascorsi tra i cadetti, vale a dire quelli del 1989-1990 e del 2019-2020. D’Orazio e soci avrebbero poi addirittura la possibilità di migliorarsi in occasione della gara con cui terminerà il torneo, a Como.
Oltre questa possibilità, però, ad Ascoli Piceno, il gruppo cosentino – sostenuto da 186 sostenitori – tenterà di racimolare un risultato utile ad allungare la striscia positiva (ora di quattro giornate) e punti decisivi nella volata salvezza. Le recenti affermazioni contro Reggiana e Bari permettono al Cosenza di aver tracciato la strada ma Viali, già al termine del confronto contro i biancorossi, ha avvisato i suoi calciatori e tutto l’ambiente: rimane il compito più duro, mettere il sigillo sull’obiettivo. Per farlo avrà questa e altre due prove da qui al 10 maggio. Nel girone di ritorno, i rossoblù hanno perso soltanto due partite lontano dal “Marulla”: a gennaio, contro la Cremonese (1-0), e a marzo, contro la Ternana.
Mosse tecniche
Quattro giorni dopo la vittoria con il Bari, William Viali valuta la possibilità di ruotare qualche uomo per rinfrescare l’undici iniziale. Il tecnico lombardo, tuttavia, deve applicare le modifiche senza alterare l’alchimia raggiunta nelle ultime partite. Il Cosenza ha superato le difficoltà vissute con il passaggio al 3-5-2. Pertanto, anche al “Del Duca”, i silani non si discosteranno dal sistema di gioco utilizzato nelle gare più recenti. In fase di non possesso, poi i rossoblù potrebbero difendere a quattro o cinque uomini, come avvenuto in particolar modo con il Bari specie quando i biancorossi hanno spinto con maggiore determinazione alla ricerca del pareggio.
Nell’undici di partenza di questo pomeriggio, si registreranno le assenze di Micai e Venturi, out per squalifica. Tra i pali avrà un’occasione Marson. Il 26enne portiere friulano non gioca una partita ufficiale dal 26 dicembre 2022. La trasferta in casa del Cagliari rappresenta l’ultima volta in cui ha difeso la porta silana prima di lasciare il suo posto a Micai. A completare il pacchetto difensivo ci sarà invece Fontanarosa. Il giovane di proprietà dell’Inter è stato impiegato per poco meno di mille minuti fino a questo momento.
Per l’allenatore bruzio però si profila l’idea di uno o due cambi in più per non pagare dazio sul piano del ritmo. A questo proposito, Voca si candida a sostituire Zuccon. Florenzi sfida invece Antonucci. A sinistra, D’Orazio dovrebbe invece continuare a vincere il duello con Frabotta, considerato il grande stato di forma vissuto. Un ultimo dubbio si concentra in attacco. Forte, che oggi compie 31 anni, insidia Mazzocchi. Quest’ultimo, comunque, si è sbloccato contro il Bari, dopo sette mesi di astinenza. Se Tutino dovesse dare le giuste garanzie da un punto di vista fisico, dopo le noie che lo hanno costretto al cambio sabato scorso, non sarà ovviamente messo in discussione.
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