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Tutino e il futuro al Cosenza ancora in bilico: “Non ho sentito nessuno. Cosa è mancato per i playoff? Dettagli”

Occhi lucidi, giacca e cravatta (fuori dall'ordinario, per lui che veste sempre casual quando non calza la divisa del Cosenza), un sorriso di quelli sinceri. Eccolo Gennaro Tutino, nel giorno in cui riceve il Sigillo della Città di Cosenza. Non un pensiero banale. Non tutti riescono ad ambirvi. Meglio delle chiavi della Città, per intenderci, o della cittadinanza onoraria. In prima fila c'è anche la moglie, Arianna Russo, che ormai si è perfettamente ambientata anche lei. Le vie del mercato sono infinite, ma non potrà mai dimenticare, neanche lei, che le sue due creature, Benedetta e Alfredo, sono nate proprio a Cosenza. Che da questa città la sua dolce metà, Gennaro, ha saputo prima uscire dall'anonimato (all'epoca del suo arrivo a Cosenza aveva alle spalle esperienze deludenti) prima e rinascere da un paio di annate deludenti poi (i 20 gol di quest'anno ne testimoniano il ritorno ad alti livelli). E poi a Cosenza tutta la famiglia Tutino sta benissimo. Basterebbe questo...

Foto Franco Arena

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