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Velocità, estro, versatilità e... scuola De Rossi, ecco chi è e come rende al meglio il nuovo acquisto del Cosenza Riccardo Ciervo

Il suo biondo (soprattutto agli albori...) svolazzante è sempre stato appariscente quanto le sue giocate in campo. Sì, perché Riccardo Ciervo (arriva in prestito dal Sassuolo, con il Cosenza che ha voluto l'opzione per l'acquisto definitivo, seppur nel contratto sottoscritto ieri ci sia anche il controriscatto sassolese) è il classico esterno di gamba e qualità che può far ammattire le difese avversarie. Nonostante abbia 22 anni, non è un imberbe, alle prime armi in cadetteria (già timbrati 42 cartellini, conditi da 2 gol e 5 assist), ma ha indossato le maglie di Frosinone, Venezia e Sudtirol, dopo esser stato svezzato dalla Sampdoria in serie A.

L'inizio della carriera

Ha mosso i primi passi calcistici già a 6 anni nel Santa Rita, squadra di Latina (città che gli ha dato i natali), prima di passare a un settore giovanile molto prolifico nella Capitale, la Polisportiva Carso. La Roma se n'è innamorata presto e ha fatto gran parte del settore giovanile giallorosso, fino all'esplosione in Under 18 (nel primo anno in cui è stata sdoganata questa categoria tra gli Allievi e la Primavera). Poi, è stato plasmato dalle sapienti mani di Alberto De Rossi nell'Under 19 della Roma, crescendo al fianco di elementi come Zalewski e Bove, componendo con loro il tris dal sicuro avvenire tra i classe 2002 giallorossi.

Caratteristiche e somiglianze

Dentro di piede, può giocare indifferentemente su entrambe le corsie, avendo una discreta sensibilità anche col piede debole. Dotato di una tecnica importante, ama saltare l'uomo e andare al cross. Abile nelle imbeccate, deve invece trovare continuità in fase realizzativa. Ed è proprio sulla cattiveria negli ultimi metri che Alvini e il suo staff dovranno lavorare per agevolare la consacrazione di un giocatore che, a inizio carriera, veniva paragonato ad Antonio Candreva (come si evince dall'almanacco sui migliori Under 19 d'Italia de La Giovane Italia). Nell'ultima stagione con il Sudtirol ha trovato una certa continuità nella prima parte della stagione, con Bisoli in sella. Anche con Valente ha giocato spesso, ma nell'ultima fase del campionato è stato destinato spesso in panchina. Ciervo è stato impiegato da esterno di centrocampo (più a destra che a sinistra) ma anche da trequartista (raramente), proprio per la sua capacità di saltare l'uomo a suon di “strappi”.

Come lo impiegherà Alvini

Il tecnico del Cosenza ha dimostrato di poter utilizzare indifferentemente tanto il 3-4-1-2 (o 3-5-2) che il 4-3-3. Nel primo caso, a Ciervo (che non ha molto attitudine nella fase difensiva) dovrebbe toccare il ruolo di tuttafascia, mentre il suo habitat naturale potrebbe essere quello di esterno destro nel tridente qualora venissero scelte le tre punte. Non è da escludere l'opzione trequartista, in determinati momenti della partita. Quanto all'impiego, dovrà rimboccarsi le maniche, perché il Cosenza sta puntellando molto le fasce, che già possono contare sulla presenza di Marras, Florenzi (se non venisse utilizzato da mezzala) e di due giocatori molto versatili che sono in cima al taccuino del ds Del Vecchio: Rizzo Pinna e Mazzocchi. Da valutare anche i cavalli di ritorno Baez e Garritano. Tutino, comunque ricercato da mezza serie B e qualche squadra di A, è un altro attaccante che nella remota ipotesi di una permanenza potrebbe giocare anche in fascia. In sostanza: la concorrenza non mancherà, ma Ciervo è a caccia di una consacrazione. E Cosenza è la piazza giusta.

 

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