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Cosenza, il derby speciale di Ricci

Da livernese doc il terzino sinistro sente molto la sfida con il Pisa. Con i labronici ha iniziato nel settore giovanile. In lizza con D’Orazio e Ciervo

Il confronto con il Pisa ha un sapore speciale per Giacomo Ricci. Il terzino sinistro silano è livornese doc. Per lui, dunque, la sfida di domani pomeriggio contro i nerazzurri sarà un derby. La rivalità tra Livorno e Pisa ha origini lontane, risale al Medioevo, quando il borgo di Livornia, assunse prestigio ed importanza assumendo – per volontà dei Medici – un rilievo prestigioso, complice anche la pubblicazione delle “Leggi livornine” volte a favorire l’espansione economica e sociale della nascente città mediante l’arrivo di una folta popolazione attiva. Rivalità rimasta immutata nel tempo e che ha trovato ampie manifestazioni mediante il calcio, con un clima molto spesso infuocato nei numerosi derby giocati tra le due compagini.

Occhi negli occhi

Il cursore mancino si è formato proprio nel settore giovanile del Livorno con cui non è però mai arrivato ad esordire in prima squadra. Il suo percorso nella squadra alabardata si è interrotto al termine del campionato Primavera 2014-2015. In quella stessa stagione ha collezionato otto panchine in serie B sotto la guida di Carmine Gautieri, pur non riuscendo a debuttare.
Il Pisa è la squadra che ha affrontato di più nel corso della sua carriera. Tra il 2017 e il 2024, si è cimentato nel suo personale derby della Meloria in nove occasioni. Il bilancio lo ha visto vincitore in due occasioni: nel 2018 (4-1 in favore della Carrarese) e nel 2023 (blitz del Bari per 2-1). Ha assaporato la sconfitta per lo stesso numero di volte: nel 2019 (1-0 pisano alla Carrarese) e nel 2019 (0-2 nerazzurro alla Juve Stabia). Il più delle volte, però, ha pareggiato: in tre circostanze per 1-1, una per 2-2 e un’altra, infine, per 0-0. Al di là di queste gare, poi, in quattro circostanze ha saltato la sfida per ragioni differenti: una volta per squalifica, in due circostanze è rimasto in panchina e in un altro caso ha saltato il match per infortunio. Ora, a distanza di sette mesi dall’ultimo precedente, ritroverà l’avversario sulla sua strada.

Minacce sul decimo “derby”

Motivi a sufficienza per avere motivazioni particolari per l’incontro. Dopo il suo arrivo avvenuto sul filo di lana del calciomercato estivo, il 28enne livornese ha impiegato poco tempo per diventare una pedina preziosa nello scacchiere tattico del Cosenza.
Il fluidificante di Alvini, tuttavia, dovrà competere per difendere il suo posto in campo. In due delle ultime tre partite, il tecnico lo ha sostituito al termine del primo tempo, nelle sfide interne contro Salernitana e Modena. In mezzo, nella trasferta del “Rigamonti” contro il Brescia, ha cominciato dalla panchina, subentrando soltanto nell’ultima mezz’ora di gioco. La sua presenza nell’undici titolare all’“Arena Garibaldi” è minacciata da D’Orazio e Ciervo. L’abruzzese ha morso il freno negli ultimi due mesi, partendo dall’inizio soltanto con il Sudtirol e subentrando nella seconda parte della gara con la Salernitana. Il tecnico toscano potrebbe decidere di dargli una chance. Il secondo, invece, si è già visto in qualche spezzone di gara largo a sinistra e non è da escludere che l’allenatore possa ripetere la mossa già operata nelle ultime due.

 

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