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La Salernitana affonda il Cosenza: 3-1. Rossoblu in picchiata verso la serie C

Salernitana - Cosenza 3-1

Marcatori: 5’ st Corazza, 20’ st Ferrari, 33’ st Tongya, 37’ st Zilli.

Salernitana (3-4-2-1): Christensen 6; Ruggeri 6.5, Ferrari 7, Lochoshvili 6,5; Ghiglione 6.5, Tello 5.5 (1’ st Hrustic 6.5), Amatucci 6.5, Corazza 7; Verde 6 (16’ st Tongya 6.5), Soriano 6 (31’ st Stojanovic sv); Cerri 5.5 (16’ st Simy 6). All.: Marino.

Cosenza (3-4-2-1): Micai 5.5; Hristov 5.5, Sgarbi 5, Venturi 5; Ricciardi 5 (36’ st Martino sv), Kouan 5 (9’ st Charlys 5), Gargiulo 5, Ricci 5.5 (29’ st D’Orazio 5.5); Florenzi 5, Rizzo Pinna 5 (9’ st Mazzocchi 5); Artistico 5 (36’ st Zilli 6.5). All.: Alvini.

Arbitro: Di Marco di Ciampino 6.

Note: spettatori 16.843 di cui 143 ospiti.

Ammoniti: Kouan, Tello, Ruggeri, Hrustic.

Angoli: 5-11.

Recupero: 3’, 6’.

Senza nessun freno, in totale picchiata verso la serie C. Il Cosenza ha confermato a Salerno di non avere argomenti per provare ad evitare una meritata retrocessione. Da tanto tempo il gruppo ha staccato la spina. Nella prima delle cinque missioni impossibili, i rossoblù avrebbero avuto bisogno di una vittoria per provare ad accorciare le distanze sulle altre. Ma all’“Arechi” si è presentata una squadra senza idee e soprattutto senza coraggio. Cosenza attanagliato dalla paura e ormai rassegnato alla retrocessione. Le scelte di formazione di Alvini non hanno certamente aiutato a liberarsi dai fantasmi che aleggiano sulla testa dei silani già da tanto tempo. Il tecnico, per provare a far male alla Salernitana, ha scelto un atteggiamento conservatore, con una punta e due trequartisti. E anche dopo il 2-0 non ha cercato neppure l’arrembaggio di altre volte. Il 3-1 di Zilli non ha addolcito un nuovo pomeriggio amaro, durante il quale l’undici bruzio ha riscoperto criticità imbarazzanti su palla inattiva (così sono giunte le prime due marcature granata e altri pericoli). L’aritmetica certezza della C potrebbe arrivare il primo maggio, nel match interno con il Bari. Il rinvio della sfida con lo Spezia l’ha spostata soltanto di sei giorni.

Il Cosenza è rimasto in campo un tempo, anche perché all’11’ su un errore di Micai, Cerri ha perforato la porta silana partendo da una posizione di fuorigioco. Il portiere mantovano, decisivo su Corazza al 36’, ha continuato ad alternare buone parate ad interventi difettosi. Al 5’ della ripresa, dopo un’uscita non perfetta, ha “bucato” l’intervento sul tiro dell’esterno sinistro di Marino. Ha salvato su Cerri al 14’ ma poi è stato superato quasi sulla linea di porta da Ferrari (20’). Il Cosenza ha incassato pure il tris di Tongya, in contropiede, prima di rialzare la testa nel finale con Massimo Zilli. Dopo i primi 80’ con un solo tiro verso lo specchio della porta, con la Salernitana ormai in attesa di celebrare la vittoria con i suoi tifosi, l’attaccante friulano ha salvato l’onore apparecchiandosi il tiro di destro con un primo controllo a seguire con il ginocchio opposto. Poco più tardi si è fermato a centimetri dal palo con una mezza girata in caduta dal limite dell’area.

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