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Assegnazioni provvisorie, i docenti di Cosenza protestano: "Ad oggi nessuna novità"

Scuola, l’anno comincerà senza prof in classe

Il termine “fibrillazione” risulta riduttivo se abbinato alla fase vissuta dai docenti cosentini. La prima campanella è suonata ieri ma, ai nastri di partenza, non ci sono tutti i cavalli, come ampiamente previsto. L’allarme era scattato già a inizio estate, ma nessuno, evidentemente, l’ha preso in seria considerazione. Lo testimonia la situazione d’incertezza e il forte ritardo delle operazioni di mobilità che hanno caratterizzato l’anticamera dell’avvio scolastico.

Dalle parti dell’Usp cosentino l’andamento è lento, ma neanche l’Ufficio pitagorico (scelto dall’Usr per smaltire più velocemente le pratiche legate alla scuola secondaria di secondo grado) è riuscito a invertire il trend. Al ritardo originario, dunque, si è sommato altro ritardo. Le organizzazioni sindacali lo sottolineano e ammoniscono i vertici della scuola calabrese. «In due settimane, l’Ufficio scolastico provinciale di Crotone non è riuscito a dare risposte alle centinaia di docenti che attendono le pubblicazioni delle graduatorie atte a far rientrare centinaia di docenti nella propria provincia. Tutto ciò nel silenzio assoluto dell’Usr e della politica. A riprova di ciò è che siamo all’inizio del nuovo anno scolastico e ancora non sono state pubblicate le graduatorie delle assegnazioni provvisorie interregionali. Questi ritardi, come già abbiamo denunciato creeranno dei disagi anche nelle altre province, costrette a non poter procedere ad eventuali incarichi per via dello stallo tecnico che si registra nell’Atp di Cosenza», affermano i rappresentanti di Cgil (Pino Assalone), Cisl (Enzo Groccia) e Snals (Enzo Siciliano).

Il campanello d’allarme, dunque, è scattato anche nelle altre province a causa della zavorra bruzia. Le organizzazioni sindacali non accettano il silenzio che è calato sulla vicenda e invitano le istituzioni preposte a intervenire quanto prima. L’altra grana riguarda i docenti di sostegno e, soprattutto, gli alunni diversamente abili che hanno iniziato la scuola senza un supporto. Alcuni dirigenti scolastici, in occasione del primo giorno, hanno invitato i genitori degli alunni disabili a tornare a casa, proprio a causa dell’assenza dell’insegnante di sostegno.

«Nessuno si sta preoccupando dei disagi che le scuole della nostra provincia si troveranno ad affrontare: soprattutto i ragazzini diversamente abili che sono, al momento, senza il proprio docente di sostegno», proseguono Cgil, Cisl e Snals. «Non è pensabile che i disagi e le disfunzioni create dopo il ritorno a scuola del personale appoggiato all’Atp di Cosenza abbiano il sopravvento, creando inefficienze tali da non poter trovare le legittime soluzioni. I ritardi dell’Atp di Crotone, dimostrano che l’attività amministrativa (quindi la formulazioni di organici e i movimenti in genere), non può essere delegata a chiunque, pur parlando di personale introdotto nella gestione scolastica, ma lontano e priva di una conoscenza del territorio: dimostra invece che su questi temi è necessario avere personale di comprovata esperienza che conosca  l’organizzazione scolastica di tutta la provincia. Non è possibile reiterare errori sopra errori. Tali differimenti delle operazioni ci inducono a chiedere con urgenza incontri con le istituzioni interessate, che dicano  una parola di verità sull’Atp di Cosenza, perché così facendo si affossa  una provincia che merita  attenzione e rispetto. Deve prevalere il buon senso e bisogna dare risposte immediate».

Nella giornata di ieri, intanto, i docenti della scuola secondaria di secondo grado (principalmente di sostegno) hanno chiesto di essere ricevuti dal dirigente dell’Usp che ha risposto picche. In seconda battuta, i prof scontenti si sono recati in Prefettura per chiedere lumi sul futuro e sulla pubblicazione degli organici di fatto. C’è tanta, troppa incertezza.

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