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C'era anche una pistola nel furgone ritrovato al porto di Corigliano

Il ritrovamento del cadavere di Longobucco al porto

Il porto degli orrori. Le acque dell’invaso coriglianese restituiscono oltre ai cadaveri pure una serie di dubbi. Nel furgoncino in uso a Antonino Sanfilippo, 31 anni, scomparso da due settimane, c’era anche una pistola. Il mezzo, ripescato dai carabinieri nei bassi fondali portuali, custodiva l’oggetto forse più significativo ed inquietante legato alla tragica fine di Pietro Longobucco, 51 anni.

L’uomo, un tempo legato al vecchio clan fondato da Santo Carelli, è stato trovato con il volto sfigurato dalle pistolettate proprio all’interno della darsena. Si era subito pensato ad una tipica esecuzione mafiosa compiuta nell’ambito dei regolamenti di conti in corso tra vecchie e nuove leve della ’ndrangheta. La circostanza aveva spinto la procura di Castrovillari, diretta da Eugenio Facciolla, a trasferire gli atti d’inchiesta alla Dda.

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