La rivoluzione urbanistica che punta a proiettare Cosenza nel futuro rischia di diventare il modello parossistico d’un meccanismo burocratico perverso. Tutta colpa d’un Piano di emergenza comunale che non segue il passo delle ruspe. A Palazzo dei Bruzi ce n’è uno fermo al luglio del 2017 e cioè a prima che venisse aperto il cantiere sul viale Mancini e chiuso alle auto un pezzo nobile di via Misasi.
Due strade che oggi si mostrano con connotati radicalmente diversi rispetto a quelli inseriti nel Piano d’emergenza. Il grido d’allarme è contenuto in un’istanza con la quale i grillini hanno chiesto l’intervento del prefetto, Paola Galeone. Il problema non è di facile soluzione perché le due strade costituiscono potenziali assi strategici all’interno del Piano d’emergenza comunale.
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