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Rose, 3 chili di cocaina purissima ritrovati sotto la mansarda dove è stato catturato Strangio

Cocaina purissima, di matrice sudamericana. Preparata nelle foreste colombiane e spedita via nave in Europa. “Roba” di prima qualità contenuta in tre involucri termosaldati lanciati, in fretta e furia, in un canalone di scolo dell’acqua piovana a Rose.

In ogni contenitore a tenuta stagna c’era un chilo di polvere bianca, destinata ad essere “tagliata”. Usando le sostanze giuste da un chilo di “coca” se ne possono ricavare tre mantenendo una buona qualità del prodotto destinato poi in singole dosi ad essere ceduto ai consumatori. Basta fare due calcoli per comprendere quale sia il margine di guadagno per i narcotrafficanti.

La droga è stata trovata sotto la mansarda nella quale, qualche giorno fa, è stato arrestato il superlatitante Francesco Strangio, 39 anni, di San Luca. L’«uccel di bosco» sfuggiva ad una condanna definitiva a 14 anni di reclusione per traffico internazionale di stupefacenti inflittagli dalla magistratura di Reggio Calabria.

La cocaina è stata ritrovata dagli investigatori della squadra mobile di Cosenza e della sezione di polizia giudiziaria della procura bruzia, diretti dal vicequestore Fabio Catalano. Gli inquirenti sospettano che possa essere cocaina che era nella dispoibilità del ricercato che se n’è disfatto quando le forze dell’ordine hanno fatto irruzione nell’immobile in cui si nascondeva. Si tratta ovviamente solo di una ipotesi non essendovi in tal senso riscontri precisi o testimonianze.

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