«In nome del Popolo italiano», Maria (il nome, ovviamente, non è quello vero), 42 anni, non esiste più. È stata spazzata via per sempre da una sentenza del Tribunale di Cosenza che ha autorizzato la donna a cambiare, definitivamente, sesso e nome. E così quella vita che aveva cominciato a prendere forma dentro Maria, già in età preadolescenziale, adesso potrà ufficialmente sbocciare, riconosciuto dalla legge.
I giudici hanno ordinato all’ufficiale di stato civile del Municipio di procedere alla rettifica del genere nel relativo registro anagrafico sostituendo il nome di Maria con quello di Mario e trasformando l’indicazione del sesso da femminile in maschile.
Maria è un transgender, un soggetto in transizione “female to male” per il quale la legge prevede la possibilità di cambiare il sesso anagrafico senza, tuttavia, dover ricorrere per forza prima all’intervento chirurgico come veniva stabilito in passato dalla legge 164 del 1982.
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