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Paola, quattro persone a giudizio per la morte del piccolo Carmine Ricco

Elisoccorso

Sarebbe mancata una corretta coordinazione nelle operazioni di soccorso. Minuti e secondi preziosi, per consentire l'atterraggio dell'elisoccorso, che sono stati fatali al piccolo Carmine Ricco. È quanto emerso nel processo, in corso in Tribunale a Cosenza, per il decesso, a causa di dissanguamento, del bambino di Guardia Piemontese.

In aula è stato sentito anche l'ex responsabile di stazione dei Carabinieri di Guardia Piemontese, Nicola Maggio, il quale ha riferito delle difficoltà che avrebbero avuto le unità di soccorso (l'autoambulanza e l'elisoccorso) a convergere nel punto prestabilito. In sequenza sono stati escussi anche il pilota dell'elicottero, il medico a bordo, alcuni centralinisti del servizio di 118 e una vicina di casa della famiglia.

È altresì emerso nel corso dell'udienza che si sarebbe dovuto valutare di trasferire il bambino, deceduto ad appena 8 anni, in un nosocomio vicino per stabilizzarlo. Il bambino sarebbe caduto sul portone di vetro posto all'ingresso della sua abitazione. La famiglia che si è costituita parte civile è rappresentata dagli avvocati Giuseppe Bruno e Davide Rosselli.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Cosenza in edicola. 

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