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Candidati a Cassano, dopo lo scioglimento per mafia tre ex amministratori attendono il verdetto d'appello

Il Comune di Cassano

Ci sarà ancora da aspettare prima che si sappia la decisione della corte d’Appello di Catanzaro in merito alla futura candidabilità dei tre ex amministratori che il Viminale aveva individuato come i responsabili dello scioglimento del consiglio comunale per infiltrazione mafiosa di Cassano.

Il ministero dell’Interno, per tramite dell’avvocatura dello Stato, infatti, aveva impugnato la sentenza del tribunale di Castrovillari che lunedì 19 novembre aveva sancito la futura candidabilità di Papasso e Gaetani e la non candidabilità di Garofalo.

La corte, presieduta dal giudice Nicola Filardo (Magarò e Rizzuti a latere), dopo il dibattimento al quale, per la pubblica accusa, hanno partecipato il Procuratore Generale di Catanzaro Otello Lupacchini e l’avvocatura dello stato, mentre per la difesa erano presenti gli avvocati Lombardi (per Gaetani), Pompilio (per Garofalo) e Cavalcanti (per Papasso), ha trattenuto in decisione l’esito finale.

La scelta del collegio giudicante sulla futura candidabilità di Papasso, Garofalo e Gaetani, dunque, sarà redatto con le motivazioni della sentenza, entro un massimo di sessanta giorni.

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