È come entrare nell'Inferno dantesco. Il pronto soccorso dell'Annunziata di Cosenza è al collasso. Le testimonianze degli ammalati, con codici di ogni genere, fanno rabbrividire. Raccontano che tra i camici bianchi e verdi si è anche perso quel senso di umanità necessario in questi casi ad addolcire la pillola. Evidentemente si scoppia e a rimetterci è sempre il povero utente.
Qualcuno costretto a stare lì, anche in piedi, per più di dodici ore in attesa di un cenno, un segnale, una risposta. Persone di tutte le età con le quali martedì sera la Gazzetta del Sud ha trascorso qualche ora. Situazione allucinante quella che si trova in pronto soccorso.
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