Si è avvalso della facoltà di non rispondere il sindaco di Scalea, Gennaro Licursi, finito agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Paola “Ghost work”.
Il primo cittadino del comune tirrenico, che è anche consigliere provinciale, è accusato in qualità di responsabile del servizio di 118 e di Guardie mediche del distretto dell'Asp del Tirreno e deve rispondere di truffa aggravata ai danni dello Stato e falsa attestazione della presenza in servizio.
Infatti, secondo le indagini - coordinate dal procuratore capo Pierpaolo Bruni e dal sostituto Maurizio De Franchis e condotte dalla Guardia di finanza -, Licursi si sarebbe assentato dal lavoro per andare al bar o passeggiare e tutto ciò con la complicità di alcuni colleghi. Quest'ultimi sono stati sospesi temporaneamente dal servizio su disposizione del Gip Maria Grazia Elia.
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