È il procuratore reggente di Salerno, Luca Masini, a coordinare le indagini sull'aggressione subita dal gip di Cosenza, Giuseppe Greco, sabato notte.
Il magistrato calabrese stava rientrando a casa, nel capoluogo bruzio, quando si è ritrovato di fronte due uomini, con il volto coperto da passamontagna, che l'hanno colpito con dei bastoni. Gli aggressori non sono riusciti a ferire gravemente il togato perché quest'ultimo si è messo ad urlare invocando aiuto ed attirando l'attenzione di alcuni condomini che si sono precipitati in strada costringendo i due "picchiatori" alla fuga.
Il gip Greco, visibilmente scosso, non è stato in grado di riconoscere gli aggressori. La squadra mobile di Cosenza, diretta dal vicequestore Fabio Catalano, ha esaminato i filmati girati dalle telecamere a circuito chiuso installate nella zona riuscendo ad estrapolare fotogrammi che potrebbero rivelarsi significativi ai fini investigativi.
Il procuratore di Salerno avrebbe dato agli investigatori calabresi precise direttive per tentare di venire a capo di questa vicenda che non ha precedenti dal Dopoguerra in avanti in Calabria. Giuseppe Greco ha firmato negli ultimi due anni decine di provvedimenti restrittivi contro esponenti della criminalità locale e nei riguardi di imprenditori e faccendieri implicati in truffe e raggiri in danno dello Stato.
Al magistrato hanno dato la loro solidarietà i magistrati dell'Anm, guidati da Urania Granata e Margherita Saccà, che hanno espresso sdegno e sconcerto per quanto accaduto. Solidarietà al giudice ha espresso anche la Camera penale di Cosenza.
La procura di Salerno, che procede per effetto della competenza funzionale ad indagare sulle vicende che riguardano magistrati del distretto giudiziario di Catanzaro, sembra orientata a collegare l'aggressione all'attività intensa svolta dal togato negli ultimi mesi.
La situazione della sicurezza del Gip di Cosenza è ora all'attenzione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto di Cosenza, Paola Galeone.
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