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Blitz con 18 arresti a Cosenza, in 7 scarcerati per difetto di motivazione ma restano le accuse

L'omicidio di Luca Bruni è tra i reati contestati nell'operazione

Scarcerati per difetto di motivazione. Il Tribunale della Libertà di Catanzaro ha scarcerato sette persone fermate nell’operazione “Testa di serpente” con la quale la Dda ha inflitto un duro colpo al clan degli zingari e il gruppo degli italiani.

Ma si tratta di una scarcerazione originata solo da un aspetto tecnico-giuridico perché nel provvedimento di convalida del fermo, vergato dal Gip di Cosenza Giuseppe Greco, manca la motivazione. Quindi restano saldi i gravi indizi di colpevolezza e anche le esigenze cautelari.

Così, esclusivamente per un motivo tecnico - è bene ribadirlo - sono stati scarcerati Marco Abbruzzese, Luigi Abbruzzese, Francesco Casella, Carlo Drago, Giovanni Drago, Pasquale Germano e Adamo Attento.

L’impianto accusatorio dell’inchiesta coordinata dal procuratore capo Nicola Gratteri resta saldamente in piedi e su tutti i destinatari del fermo si attende comunque che si esprima il Gip distrettuale di Catanzaro.

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