Per due mesi il virus sembrava sparito. Invisibile nelle statistiche del contagio saldamente ancorate alle terribili vampate di aprile. Poi, la grande euforia, i balli in discoteca e i drink delle apericene hanno risvegliato il mostro che ha ripreso a diffondersi. Ora viaggia nei grafici che hanno ripreso la scalata.
In queste ore la task force dell'Asp di Cosenza è impegnata a fronteggiare lo slancio iniziale del contagio da Coronavirus in una struttura per immigrati, a Santo Stefano di Rende. I casi indice sono due ospiti, entrambi positivi, ricoverati da ieri sera nel reparto di Malattie infettive dell'Annunziata.
Immediatamente è stata attivata l'unità di crisi che ha disposto il confinamento degli ospiti e dei dipendenti della struttura in attesa dei tamponi. Probabilmente, l'attività di testing e di tracing sarà effettuata domani mattina e dovrebbe riguardare, complessivamente, una cinquantina di persone.
Molti degli ospiti si spostano davanti ai supermercati di Rende e Cosenza per mendicare. Circostanza che è stata considerata anche dalle autorità sanitarie.
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