Condanna unanime nei confronti dei vandali che, da diverse settimane, hanno profanato l'altare della chiesetta della Madonna dell'Idria. La presenza delle scritte sacrileghe sono state denunciate dall'ex vicesindaco della città, Gianni Donato, ed hanno praticamente scatenato l'indignazione equanime della comunità castrovillarese. La chiesetta si trova a due passi da Viale del Lavoro e, soprattutto, è inserita nel contesto urbanistico e sociale della città. Lo stesso che non si è accorto dell'intrusione sacrilega che ha prodotto una serie di scritte offensive portate all'altare e fortunatamente solo sul vetro che protegge l'immagine della Madonna.
Non è la prima volta che le porte dei luoghi sacri finiscono per essere sfondate. Detta violazione è contemplata all'interno del codice penale. Sarebbe quantomai opportuna qualche segnalazione dei domiciliati del luogo, e questo per conoscere da vicino l'autore delle firme sacrileghe, ma soprattutto per comprendere le motivazioni di un gesto che conduce tutti verso il completo imbarbarimento del tessuto sociale della città. «Con il proprietario della chiesetta - ha sottolineato Donato - abbiamo effettuato un sopralluogo all'interno di questo luogo sacro. Si tratta di una chiesa molto antica che, solo diversi anni fa, ospitava le funzioni e i domiciliati della contrada".
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