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Omicidio a Cassano, caccia aperta al Fiat Fiorino bianco

I carabinieri cercano il furgone utilizzato dai sicari che hanno ferito a morte Giuseppe Gaetani

Il luogo del delitto in contrada Pantano Rotondo di Sibari

Qualcosa nell'omicidio di Giuseppe Gaetani continua a non tornare. La prima cosa che non quadra agli inquirenti e alle forze dell’ordine è il mezzo utilizzato per portare a termine l’agguato. I Carabinieri della Tenenza di Cassano, infatti, cercano un furgoncino bianco – probabilmente un Fiat Fiorino – usato dai sicari. È dall'abitacolo di mezzo insolito, infatti, che è partita la sequenza di proiettili calibro nove che ha colpito di profilo il cinquantenne cassanese ucciso mercoledì sera davanti casa in contrada Pantano Rotondo di Sibari. Dalla prima ricostruzione operata dai carabinieri, i colpi sparati verso quello che era ritenuto essere l’autista del defunto boss Leonardo Portoraro, appena sceso dalla sua Mercedes scura, sarebbero stati quindici forse sedici, di cui al momento non si sa quanti siano andati a bersaglio e quanti, invece, siano finiti contro l’auto o a terra. I rilievi degli uomini del capitano Cesare Calascibetta sono terminati quando erano quasi le quattro di mattina. È a quell'ora che è stato spento anche il motore dell’auto usata da Gaetani per tornare a casa dopo aver chiuso la falegnameria. La vettura in moto viene ritenuta dagli inquirenti segno del fatto che la vittima avrebbe tentato di fuggire prima di essere raggiunto dai proiettili.

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