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Scuole di Cosenza, cercasi trasporti adeguati

Dirigenti e sindacati aspettano buone notizie al fine di poter prevedere la ripresa delle lezioni in presenza per gennaio

L'autostazione di Cosenza

«Le lezioni in presenza sono tutta un’altra cosa, ovviamente, però è necessario che tutto sia pronto e non ci riferiamo solo e tanto alle scuole, ma soprattutto a quello che c’è fuori». La segretaria provinciale della Uil Scuola, Francesca Guarasci, non cambia linea rispetto al numero due regionale dello Snals, Carmelo Costanzo, e ai dirigenti scolastici che ribadiscono la volontà di tornare in classe prima possibile per riprendere le lezioni in presenza, epperò sottolineano l’importanza di garantire la sicurezza degli studenti e dei docenti anche fuori dagli istituti. A cominciare dai trasporti. La leader della Uil rilancia una preoccupazione e una denuncia già sollevate nei giorni scorsi su queste stesse colonne dai presidi dell’area urbana: «Il problema sono i trasporti e linee guida del governo. Dovrebbe essere la scuola ad adeguarsi alla situazione della mobilità, per non intasare i bus che ogni giorno portano in città e in genere nell’area urbana migliaia di studenti. Ma le ditte hanno la possibilità di organizzare più corse dai vari paesini? Altrimenti non serve a nulla scaglionare gli ingressi e le uscite, se poi i ragazzi salgono tutti assieme sugli stessi pullman. Dalla Presila, a esempio, ne parte uno solo. Così come da altri centri dell’hinterland. Un discorso estendibile alle altre città che solo poli scolastici importanti, come Corigliano Rossano», sottolinea Francesca Guarasci.

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