La fitta nebbia che ieri mattina ha pervaso l’autostrada A 13 (Bologna-Venezia), è tra le cause dell’incidente a catena che s’è registrato nei pressi dello svincolo di Ferrara sud (al chilometro 27:100), dove, sia pure in circostanze separate sono morti due conducenti d’automezzi. Il primo è un 47.enne del Casertano ch’era alla guida di un Tir; il secondo, invece, è un emigrato di San Giovanni: Angelo Morina, 44 anni, sposato con un figlio, che si trovava alla guida di un furgone carico di farmaci che, per cause ancora in corso di accertamento, sarebbe stato tamponato e quindi sbalzato fuori della corsia dell’A13.
Così, ha perso la vita Angelo: un lavoratore ammirevole, una persona ben conosciuta e apprezzata, così come tutta la sua onesta famiglia, che ogni estate tornava in Calabria. Si era trasferito a Minerbio nel 2004, dopo che anche in Calabria, a conduzione familiare, aveva intrapreso l’attività di trasporto merci. Morina avrebbe dovuto eseguire alcune consegne di medicinali a diverse farmacie, sia nel Bolognese e sia nella limitrofa provincia di Ferrara, ma il destino crudele se l’è portato via. Oltre alla nebbia, forse a tamponare il mezzo che stava davanti, qualche imprudenza di taluni autotrasportatori e il sinistro via via ha assunto le caratteristiche dell’effetto domino.
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